Perché l'Italia ha vietato il numero 88 sulle maglie da calcio

C'è anche il divieto per i calciatori di indossare la maglia numero 88 tra le previsioni contenute nella dichiarazione di intenti per la lotta contro l'antisemitismo sottoscritta dal Governo italiano con il mondo del calcio. A dirlo, qualche giorno fa, è stato il ministro dell'Interno italiano, Matteo Piantedosi.
Il numero 88 è stato usato da sempre all'interno dei gruppi neonazisti per simbolizzare il saluto «Heil Hitler», considerando che l'H è l'ottava lettera dell'alfabeto. Ecco allora che si è voluto cancellare del tutto ogni possibile riferimento a una delle pagine più terribili della storia, che purtroppo spesso torna a fare capolino anche sugli spalti con episodi di discriminazione razziale.
Nel codice etico delle società, inoltre, ha spiegato Pientedosi, «viene recepito il riferimento alla definizione internazionale di antisemitismo. C'è quindi il divieto dell'uso da parte delle tifoserie di simboli che possano richiamare il nazismo; la responsabilizzazione dei tesserati a tenere un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche; la definizione delle modalità di interruzione delle partite in caso di episodi di discriminazione. Sarà inoltre valutato positivamente l'atteggiamento proattivo delle società in questo campo».
Quest’anno in Serie A sono stati quattro, a cominciare da Toma Basic della Lazio – che ha motivato la sua scelta per raddoppiare il suo numero preferito, l’8 – e Mario Pasalic dell’Atalanta. Ora entrambi i calciatori dovranno scegliere un nuovo numero di maglia da indossare a partire dalla prossima stagione.
Fra i giocatori più celebri che hanno scelto l’88 c’è Gianluigi Buffon, nei primissimi anni di carriera a Parma. Una partita con quel numero bastò per scatenare le proteste della comunità ebraica, tanto che il portiere si dissociò e optò per il 77. Tra i volti noti anche quello di Marco Borriello ai tempi del suo arrivo alla Roma. Anche in questo caso la retromarcia dell’attaccante fu immediata dopo le proteste della comunità ebraica: «Meglio la 31». C'è poi il centrocampista brasiliano Hernanes, che in Italia ha giocato con le maglie di Lazio, Inter e Juventus. Ai tempi del club biancoceleste il fantasista brasiliano vestiva la numero 8, ma quando arrivò a Milano quel numero era occupato e allora ripiegò sull’88. Il brasiliano abbandonò la numero 88 dopo la sua esperienza all’Inter.