«Perché quei doposcuola sono stati sospesi?»

(Aggiornato). Doposcuola, «come mai si è arrivati a una sospensione?». Lo domandano, in un’interpellanza rivolta al Municipio di Bellinzona, i consiglieri comunali Nadia Holenstein Notari, Martina Malacrida e Michele Egloff a nome del gruppo Unità di sinistra. Sotto la lente la volontà di salvaguardare i doposcuola e di meglio comprendere le ragioni che hanno portato all’interruzione del servizio a fine dicembre. Un servizio che - abbiamo appurato - l’Esecutivo intende rilanciare una volta che sarà stato approvato il preventivo 2025 (il Legislativo si esprimerà lunedì 3 febbraio) e, quindi, «sbloccati» i vari crediti.
«Diseguaglianze territoriali»
La questione era già stata sollevata negli scorsi mesi a più riprese dai Gruppi genitori. «In primavera una delegazione delle zone ha preso contatto con il municipale Renato Bison e con l’Ufficio amministrativo delle scuole comunali per poter migliorare la situazione dei doposcuola. I rappresentanti del Comune si sono detti disponibili a collaborare e instaurare un dialogo con le Assemblee dei genitori». In ottobre i Gruppi genitori hanno inoltrato una lettera al Servizio sociale giovani e famiglie e all’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e giovani del Cantone, in cui si faceva richiesta di doposcuola o centri extrascolastici a prezzo sociale. E questo per il fatto che sono state notate «diseguaglianze territoriali»: «Le offerte della Città sono molto differenti tra loro sia per prezzi, che per attività proposte: in alcune zone abbiamo una lista d’attesa, mentre per altre non si hanno iscritti». A questa lettera - proseguono i consiglieri comunali - il Comune non dà risposta, mentre il Cantone spiega che, nonostante la competenza sia comunale, «la problematica è nota e sarà oggetto di ulteriori incontri».
I nodi da sciogliere
Si arriva quindi alla questione principale sollevata dall’interpellanza: la sospensione dei doposcuola avvenuta a fine dicembre. «I Gruppi genitori si sono messi in contatto con chi di competenza per avere maggiori informazioni su tale decisione», annotano i consiglieri, che riportano anche la risposta di chi si occupa della gestione dei doposcuola. Diverse le motivazioni della sospensione: innanzitutto «la necessità di approvazione del preventivo 2025, nel quale i doposcuola sono stati messi in discussione dal Collegio direttori». Inoltre viene segnalato «il numero di iscritti in diminuzione e il fatto che alcuni animatori non se la sentono di proseguire a causa di dinamiche educative difficili da gestire. Non nascondiamo che per le direzioni di zona le priorità sono altre, ritenuto che sul territorio sono presenti i centri extrascolastici che offrono già questo servizio». Su quest’ultimo punto i firmatari rilevano: «È una frase che fa intendere come le direzioni non abbiano sufficiente tempo da dedicare a questa tematica. Eppure Bellinzona ha deciso di investire in tal senso e, inoltre, a preventivo si chiede l’assunzione di una figura supplementare che assuma la direzione generale dell’Istituto». Per queste ragioni si rivolge una serie di domande all’Esecutivo: «Di chi è la competenza dell’organizzazione dei doposcuola?». E, riguardo alla nuova figura del direttore generale, come detto, «questa istituzione garantirà un’organizzazione di migliore qualità, equità di trattamento e pari opportunità nelle zone dell’Istituto scolastico anche per i doposcuola?».