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Perché siamo schiavi dello smartphone e nessuno di noi vuole ribellarsi?

In questa puntata Dario Campione ci racconta il libro di Juan Carlos De Martin «Contro lo smartphone. Per una tecnologia più democratica» pubblicato dalle Edizioni ADD
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Online
30.09.2023 06:00

È molto probabile che chi ascolta questo podcast lo faccia attraverso il suo smartphone. Niente di più ovvio. Lo smartphone è «l’oggetto con cui ormai passiamo la nostra vita. […] L’oggetto simbolo della nostra era, la merce che non solo è nelle mani della maggior parte degli esseri umani, ma che con più forza rappresenta l’attuale sistema economico-politico mondiale, il frutto più avanzato di circa ottant’anni di sviluppi non solo tecnologici, ma dell’intero sistema mondo».

Secondo Juan Carlos De Martin, ordinario di Ingegneria informatica al Politecnico di Torino e docente al Berkman Klein Center for Internet & Society di Harvard, lo smartphone è «un oggetto diventato assolutamente indispensabile per vivere. Così centrale e importante che dobbiamo capirlo e chiederci se ci va bene che sia così o se invece non dovremmo provare a insistere perché sia diverso».

Per questo motivo, e con queste premesse, De Martin ha scritto un saggio intitolato Contro lo smartphone. Per una tecnologia più democratica che Dario Campione definisce “indispensabile”. Un libro, cioè, che tutti dovrebbero leggere, e nel quale si spiega in modo chiaro che cos’è lo smartphone, chi l’ha inventato, com’è fatto, come funziona, chi lo produce, chi lo controlla, quali sono le sue conseguenze per la società, per l’ambiente, per la psiche umana. E come potrebbe essere cambiato. Buon ascolto!

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