Il caso

Perché Trenord ha cancellato diverse corse fra Como e Chiasso?

Ieri, per la seconda volta questa settimana, molti collegamenti sono saltati – L'azienda ha parlato del caldo e del blocco degli impianti di raffrescamento, ma pendolari e frontalieri hanno ribattuto: «Il termometro non ha mai raggiunto i 35 gradi»
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Red. Online
21.07.2023 14:45

È successo, ancora. Ed è la seconda volta, questa settimana, come riporta la Provincia. Trenord ha cancellato parte dei collegamenti tra Como e Chiasso, ieri, giustificando la misura con il caldo torrido di questi giorni. Caldo che, citiamo, ha «ha causato guasti ai treni più datati». E ancora: «Gli impianti di raffrescamento vanno in blocco in presenza di temperature superiori ai 35 gradi». La dozzina di convogli che, dall'alba al tramonto, è partita da Como San Giovanni verso Milano, al ritorno, si è fermata prima del previsto. Ovvero, senza varcare il confine. Proprio come lunedì.

Treni vecchi e nuovi

Trenord ha spiegato che, in sostituzione dei treni più vecchi, ove possibile ha fatto circolare i Caravaggio, modelli di nuova generazione, così da garantire il collegamento fra Como e Milano. Peccato che, fronte Svizzera, i Caravaggio (a due piani) non sono adatti. E il motivo è presto detto: non passano agevolmente dalle gallerie al confine e, perciò, non possono essere adoperati. Di altri treni, ieri, non ce n'erano riferisce la Provincia, al netto dei Tilo italo-svizzeri che, invece, hanno regolarmente compiuto l'intera tratta.

Il problema della flotta lombarda è noto da tempo. I pendolari, in particolare, hanno segnalato disservizi simili anche su altre linee: il caldo o, meglio, il blocco del condizionamento oltre i 35 gradi avrebbe fatto saltare anche decine di corse da Saronno e da Albairate. Per contro, Trenord ha negato – come sostenuto, anche via social, da alcuni pendolari – che ci siano stati problemi di carenza di personale, visto il periodo di ferie.

La frustrazione dei passeggeri

Tornando alla Como-Chiasso, gli stessi pendolari hanno fatto notare che, in realtà, ieri il termometro non ha mai raggiunto i 35 gradi. Di sicuro, non alle 6.13 quando è stata cancellata la primissima corsa. E nemmeno alle 22.13, quando sarebbe dovuto partire l'ultimo convoglio saltato da Chiasso, spiega sempre la Provincia. Trenord, al riguardo, ha precisato che non è possibile »mettere in linea« i treni più obsoleti, e a rischio blocco, soltanto nelle fasce orarie più fresche. Una motivazione, questa, che ai pendolari (eufemismo) non è piaciuta. A maggior ragione se si considera che le corse delle 15.39 da Milano Porta Garibaldi e delle 17.13 da Chiasso non sono state effettuate per un non meglio precisato guasto al treno.

Su Facebook, nel gruppo Comitato Viaggiatori S9/S11 (Chiasso-Milano-Albairate), un utente ha lanciato l'ennesimo appello fra rassegnazione e frustrazione: «A chi giova, veramente, che l’utenza dei treni in estate venga costretta a condizioni di viaggio ancor più difficili? E fino a quando ciò avverrà? I treni nuovi usciranno dal limbo delle reiterate promesse e, si spera, saranno o meno una soluzione?».

Che cosa dice, di nuovo, Trenord

Nel pomeriggio, Trenord tramite una nota inviata in redazione ha preso nuovamente posizione sulla vicenda. «In questi giorni di alte temperature, sulla linea S11 parte dei convogli più vetusti che ancora vi circolano è stata sostituita con i nuovi treni Caravaggio, per garantire affidabilità e confort ai viaggiatori» si legge nel testo. «Questa scelta ha portato da subito risultati positivi, come dimostrato dal miglioramento della puntualità e dell’affidabilità del servizio. Dato che i Caravaggio non possono transitare dalle gallerie fra Como San Giovanni e Chiasso, le corse sono state soppresse in quella tratta. Ai viaggiatori diretti lungo il collegamento è stato suggerito di utilizzare le linee TILO S10, S40 e RE80, che garantiscono complessivamente tre corse all’ora per direzione da e per il Ticino. L’ampia offerta di corse delle linee TILO – società partecipata al 50% da Trenord – è frutto di un progressivo rafforzamento attuato negli anni, con l’obiettivo che i collegamenti con il Ticino siano sempre più garantiti da questo servizio. La S11 ha il primario obiettivo di collegare Como con la città di Milano, e i convogli Caravaggio sono il mezzo ideale per garantire affidabilità e capacità adeguate a svolgere questa funzione strategica. Mantenere a Chiasso il capolinea della S11 – come deciso dai tecnici di Regione Lombardia – impedisce il completo rinnovo della flotta della linea e rende necessario mantenere in servizio anche i convogli più datati, notoriamente più soggetti a imprevisti e irregolarità».