Petizione: stop al trasporto di cloro liquido

GINEVRA - I Verdi ginevrini, vodesi e vallesani hanno promosso congiuntamente oggi una petizione volta a vietare il trasporto ferroviario di cloro liquido, una sostanza chimica che a loro avviso fa correre pericoli sproporzionati alla popolazione. Invece di rifornirsi in Francia, le due aziende vallesane che vi ricorrono potrebbero fabbricare il prodotto sul posto, affermano gli autori della petizione.
Secondo il vice-presidente dei Verdi ginevrini Nicolas Walder, il trasporto di cloro è effettuato quasi quotidianamente, nelle ore notturne. I vagoni transitano da Ginevra, Losanna, Vevey, Montreux, prima di giungere alle fabbriche vallesane. La benché minima fuoruscita del prodotto chimico comporta "conseguenze drammatiche" per gli abitanti di queste regioni, sostiene la petizione.
Il cloro liquido è in grado di disperdersi rapidamente nel raggio di 3 chilometri e l'inalazione di quantità elevate del prodotto è letale, sottolinea Walder. Oltre ai rischi che comporta, il trasporto di cloro ha quale conseguenza di limitare la costruzione di alloggi nelle vicinanze delle linee ferroviarie.
Nella sola Ginevra, "circa 7000 abitazioni non saranno mai costruite a causa di questi trasporti", sostiene dal canto suo la consigliera nazionale Anne Mahrer (Verdi/GE) secondo cui le aziende di Monthey e Visp, in Vallese, che utilizzano il prodotto potrebbero fabbricarlo sul posto, ma vi rinunciano a causa del costo più elevato. La petizione è rivolta al Consiglio federale e alle Camere federali.