Governo

Pilatro 3a: «Eccessiva rigidità, bisogna migliorare le condizioni per i figli»

È la conclusione cui è giunto il Consiglio federale in un rapporto adottato oggi, redatto in risposta a un postulato del consigliere nazionale Philippe Nantermod (PLR/VS)
©Chiara Zocchetti
Ats
07.06.2024 12:05

Per tenere in considerazione la situazione delle famiglie ricomposte, l'intestatario di un pilastro 3a (previdenza individuale) dovrebbe poter modificare l'ordine del beneficiario, che oggi svantaggia i figli (soprattutto se nati da una relazione precedente), in caso di morte.

È la conclusione cui è giunto il Consiglio federale in un rapporto adottato oggi, redatto in risposta a un postulato del consigliere nazionale Philippe Nantermod (PLR/VS).

Eccessiva rigidità

Attualmente, sottolinea una nota governativa odierna, gli intestatari della previdenza hanno poco margine di manovra per decidere chi riceverà il loro capitale di previdenza al momento del decesso.

La legge prevede un ordine a cascata: ai coniugi o ai partner registrati superstiti, che ricevono l'intero capitale di previdenza (primo rango), seguono figli, conviventi, persone a carico (secondo rango), e così via fino a quando non vi è almeno un beneficiario. Se vi è più di un beneficiario in un rango, la ripartizione avviene "pro capite". Stando al diritto vigente, gli intestatari non possono modificare l'ordine per quanto riguarda i beneficiari dei primi due ranghi.

...a scapito dei figli

A parere dell'esecutivo, questa regolamentazione svantaggia i figli: se il genitore ha un coniuge o un partner registrato, quest'ultimo riceve l'intero capitale di previdenza.

Gli intestatari della previdenza non possono scegliere come distribuire il capitale tra i beneficiari in funzione delle loro scelte di vita.

Modificare l'ordine dei beneficiari

Per far fronte a questa situazione, il Governo ha esaminato diverse opzioni, raccomandando di consentire all'intestatario di spostare i beneficiari dal secondo al primo rango.

Questa soluzione, precisa la nota, offre maggiore margine di manovra, garantendo al contempo la tutela delle persone che hanno costituito una comunione economica col defunto.

Se l'intestatario della previdenza non fa nulla, l'ordine dei beneficiari rimane invariato, con il coniuge o il partner registrato superstite in primo rango e i figli in secondo.