Il caso

Più che Soletta è una sòla: l’asta per la targa SO 1 è stata annullata

A spingere le autorità cantonali a riprogrammare l'asta sono state le «offerte abusive ricevute a partire dalla tarda serata di giovedì»: era stato superato il milione di franchi
© KEYSTONE/Peter Klaunzer
Red. Online
05.12.2025 15:40

Oltre un milione di franchi per la targa SO 1 (Soletta 1). Era l'offerta record fatta da «Abihani» che aveva messo sul tavolo 1.010.000 franchi. Cifra che a sua volta rilanciava il milione di franchi offerto da un utente con il nome, poco edificante, di «Inzest». Ne avevamo parlato anche noi qui. Ebbene, ora l'asta è stata annullata. Tutta colpa delle offerte farlocche che sono state avanzate per l'agognata placca di metallo.

«L'asta online per la targa SO 1 verrà riavviata a causa delle offerte abusive ricevute a partire dalla tarda serata di giovedì», scrive il Canton Soletta sul proprio sito internet. «L'asta per la targa SO 1 ha suscitato notevole interesse fin dall'inizio. Per tutta la giornata di ieri sono pervenute offerte serie e plausibili, che hanno raggiunto i 357.000 franchi svizzeri. In serata, l'offerta più alta ha superato il milione di franchi. Tuttavia, gli aumenti di prezzo insolitamente elevati hanno sollevato sospetti di offerte fraudolente. Un contatto immediato e diretto con i migliori offerenti questa mattina ha confermato questi sospetti», continua il comunicato.

«L'asta è stata pertanto annullata e verrà ripresa in una data successiva, ancora da definire. In tale contesto, l'ufficio di controllo dei veicoli a motore sta valutando le modifiche alla procedura di immatricolazione», fa sapere sempre il Cantone.

«Gli offerenti dell'asta annullata sono stati informati personalmente dall'ufficio di controllo dei veicoli a motore», precisa quindi il comunicato.

Il Cantone fa infine sapere che sta riflettendo sulla possibilità di adire le vie legali. «L'ufficio di controllo dei veicoli a motore sta valutando l'avvio di azioni legali contro gli offerenti abusivi».

Perplessità sulla veridicità delle offerte, del resto, erano sorte già prima della mossa del Cantone, soprattutto visti i nomi alquanto bizzarri con i quali si erano registrati alcuni offerenti. Lo stesso deputato UDC Richard Aschberger aveva confessato al Blick: «Dubito che tutti i partecipanti abbiano effettivamente i mezzi per onorare l'offerta fatta».

A far suonare un campanello d'allarme era inoltre stata l'entità delle offerte: mai, in Svizzera, si erano raggiunte cifre così per una targa. Le più care, ad oggi, sono infatti la ZH 25, battuta a 299.000 franchi; la ZG 10, che ha raggiunto i 233.000 franchi, e la ZH 100, venduta a 226.000 franchi.

Correlati