“Più controlli psichiatrici sui piloti”

ROMA - Regole meno stringenti sulla privacy medica dei piloti, in particolar modo se rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica. È una delle raccomandazioni contenuta nel rapporto degli investigatori francesi sulla tragedia del volo Germanwings, l'aereo con 150 persone a bordo fatto schiantare sulle alpi francesi dal copilota, il 24 marzo di un anno fa.
Il rapporto degli inquirenti dell'Ufficio di inchiesta e di analisi per la sicurezza dell'aviazione civile (Bea) rivela che due settimane prima della tragedia i medici avevano prescritto al copilota un ricovero in una clinica psichiatrica. Ma nessuno avvertì le autorità dell'aviazione dei rischi legati al suo stato mentale. Il giovane prendeva farmaci per la depressione e l'inchiesta ha stabilito che consultò decine di medici nelle settimane precedenti allo schianto. Ma i dottori non informarono le autorità. "Gli esperti hanno stabilito che i sintomi riscontrati nel paziente potevano essere compatibili con un episodio psicotico", ha detto Arnaud Desjardin, a capo dell'inchiesta degli inquirenti francesi. L'informazione però "non fu trasmessa alle autorità aeronautiche, né alla Germanwings".
Secondo gli inquirenti, considerando che neanche il copilota informò delle sue condizioni, "nessuna azione poteva essere presa dalle autorità o dal suo datore di lavoro per impedirgli di volare". Gli investigatori hanno quindi sollecitato la definizione di nuove regole che consentano di violare il segreto medico in caso di problemi psicologici di un pilota. Hanno inoltre chiesto che siano fatti più controlli psichiatrici e medici sui piloti a livello mondiale.
A questo proposito, la Bea ha presentato una raccomandazione in tal senso all'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) e ai Paesi membri. Secondo l'inchiesta, infatti, uno degli elementi che hanno portato allo schianto potrebbe essere stato "la mancanza di guide chiare nella normativa tedesca su quando una minaccia per la sicurezza pubblica superi" la privacy del paziente. Le leggi sulla privacy in Germania prevedono che le informazioni personali ritenute sensibili non siano condivise, anche se i medici sono autorizzati a 'violarè la riservatezza del paziente se credono che ci sia un pericolo concreto.
Secondo Desjardin, le regole sulla privacy nel Paese sono particolarmente rigorose e spesso i medici temono di perdere il posto di lavoro se segnalano inutilmente un problema alle autorità. "Ecco perché sono necessarie regole chiare", ha ribadito. Per quanto riguarda la cabina di pilotaggio, il rapporto chiede che sia assicurata la doppia presenza dei piloti in qualsiasi momento, ma alcuni Paesi si oppongono alla misura. Il sindacato dei piloti tedeschi sostiene che questo possa porre "rischi che superano eventuali miglioramenti presunti nella sicurezza".