Lugano

Più corse sì, più sconti no

Domenica verrà potenziato il servizio sulle linee 9, 10, 15, 16 e 19 – È un buon momento per guadagnare terreno sull’auto, ma le tariffe non caleranno per attrarre nuovi utenti
©Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
06.12.2022 20:45

Buone notizie per chi prende i bus numero 9, 10, 15 e 16 della TPL e 19 delle ARL. Grazie a un investimento di 710 mila franchi, di cui 658 mila a carico di Lugano, con il cambio d’orario di domenica 11 dicembre il servizio verrà potenziato. Vediamo come.

Dove, come, quando

Sulle linee 15 e 16 l’offerta sarà ampliata con l’aggiunta di una corsa alle 6.05 sulla 15 dal piazzale di Besso in direzione di Muzzano e con proseguimento sulla 16 in direzione di Breganzona e Besso. Inoltre i bus circoleranno da lunedì a venerdì anche dalle 20 alle 24, e il fine settimana e festivi dalle 6 alle 24 con corse ogni ora. Per quanto riguarda le linee 9 e 10, la prima proseguirà fino a «Viganello Centro», mentre la seconda avrà più corse al mattino e alla sera e una sosta alla fermata «Viganello, Villa Costanza», in ambedue le direzioni, in sostituzione della fermata «Viganello, San Siro». Cambiano anche i nomi di alcune fermate. Sulla linea 1, la «Paradiso Debarcadero» in direzione del P+R Fornaci diventerà «Lugano, via Domenico Fontana», mentre «Paradiso, Riva Paradiso» si chiamerà «Paradiso, Debarcadero». Quanto alla linea 19 delle ARL, il servizio verrà esteso al mattino e alla sera, avrà una frequenza maggiore durante tutto il giorno e vedrà il prolungamento di tutte le corse fino a Cornaredo. Novità anche sulla linea 12, dove la corsa delle 15.43, dal lunedì al venerdì, sarà prolungata fino al capolinea di Brè Paese. Sulla linea S, infine, saranno sospese le ultime due corse serali delle 18.52 dalla fermata «Lugano, Pista Ghiaccio» e delle 19:01 dalla fermata «Lugano Centro», mentre ce ne sarà una nuova alle 6.35 dal Centro fino al piano della Stampa. I nuovi orari sono consultabili nel dettaglio sui siti Internet tplsa.ch, arlsa.ch e arcobaleno.ch/it/cambio-orario.

Intanto i tedeschi...

Corsa dopo corsa, continua così il potenziamento dei mezzi pubblici nel polo urbano. Il numero di passeggeri è in crescita (quest’anno, per la TPL, supera di nuovo del 2% il livello pre pandemia) e l’alternativa numero uno al bus, cioè l’auto, è diventata più costosa. Il momento sembra propizio se si vuole convincere il maggior numero di persone possibili a preferire il mezzo pubblico a quello privato. In Germania le autorità competenti non ci hanno pensato su due volte, lanciando un abbonamento mensile a 9 euro per viaggiare con treni, autobus, metro e tram in tutto il paese. Il risultato? 52 milioni di biglietti venduti fra giugno e agosto, 42 milioni in più del solito, con i relativi benefici a livello di traffico e inquinamento. Una manovra del genere, che potrebbe convincere diversi utenti a rimanere abbonati anche dopo la fine degli sconti, è ipotizzabile alle nostre latitudini? «Non abbiamo margini sulle tariffe» taglia corto il municipale Filippo Lombardi, capo del Dicastero pianificazione, ambiente, mobilità. «Le regole le detta Berna tramite il Cantone, fissando di anno in anno i contributi che possiamo ricevere per il trasporto pubblico. E di riserve per coprire i deficit non ne abbiamo». Nulla però vieterebbe al Municipio di prendere l’iniziativa con un investimento ad hoc. «Certo, e aumentare ancora di più il moltiplicatore, visti i deficit che si annunciano... Io sostengo con decisione il trasporto pubblico, ma non dimentichiamo che già ora i passeggeri lo pagano per poco più di un terzo, mentre il resto è carico della collettività. Inoltre la TPL serve undici Comuni oltre a Lugano, quindi si dovrebbe perlomeno far partecipare tutti: può immaginare che non sarebbe facile». «Quando si annuncia, come nel periodo natalizio, una giornata di trasporto pubblico gratuito – prosegue Lombardi – la Città è subito tenuta a indennizzare la Comunità Arcobaleno. Lo sforzo che abbiamo fatto per potenziare il servizio va ad aggiungere 658 mila franchi al contributo generale del nostro Comune per i mezzi pubblici, che nel 2023 supererà per la prima volta i 20 milioni, a cui ne vanno sommati quasi altrettanti versati dal Cantone e da altri Comuni. Uno sforzo che dovrebbe essere apprezzato, senza dimenticare che in Ticino le tariffe sono già inferiori alla media svizzera».