Sicurezza

Polizia cantonale unica, in arrivo le firme contro l’impasse

Il sindaco di Vezia ed ex commissario della polizia Bruno Ongaro intende lanciare un’iniziativa legislativa dei Comuni - «Troppe discussioni senza arrivare a nulla di concreto»
Foto Archivio CdT
Viola Martinelli
30.07.2019 06:00

BELLINZONA - Nei lavori per una Polizia cantonale unica potrebbe presto spuntare un’iniziativa legislativa dei Comuni. È infatti quanto intende lanciare Bruno Ongaro, sindaco di Vezia, che da anni si batte per l’istituzione in Ticino di un solo corpo di polizia. Un passo che auspicava da quando era commissario della Polizia cantonale e alla testa degli agenti iscritti all’OCST. E che, una volta smessa la divisa per la pensione, auspica ancora oggi. «La polizia unica è un nodo con il quale convivo da vent’anni - ci spiega - e in tutto questo tempo i vari interventi e ritocchi alla legge non hanno fatto altro che suscitare nuove discussioni senza però portare a qualcosa di concreto». Per cercare di «sbloccare l’impasse nella quale è finito il progetto delle Istituzioni», l’intenzione è quella di lanciare, a settembre con la ripresa dei lavori, una raccolta firme tra gli enti locali per promuovere un’iniziativa legislativa dei Comuni.

«Nelle grandi città come Lugano o Locarno la polizia funziona - sottolinea Ongaro - ma in altre realtà strutturate quali Malcantone Ovest o Vedeggio il discorso cambia. Se in questi casi si tornasse ad avere una gendarmeria come una volta ecco che il 90% dei problemi sarebbero risolti». Ma non solo. Per il sindaco di Vezia la creazione di un corpo unico permetterebbe da un lato di «dare maggiori responsabilità al Cantone, pur mantenendo una presenza sul territorio e una vicinanza con il cittadino». Senza dimenticare che «a beneficiarne sarebbero anche gli agenti che avrebbero la possibilità di turnover, senza che i vari corpi se li “rubino’’ tra di loro». E anche se la raccolta delle firme partirà tra un mese, «sono diversi i colleghi che mi hanno assicurato il loro sostegno», continua Ongaro che tiene a precisare: «Questo passo deve essere concepito in maniera positiva. Lanciando un’iniziativa legislativa dei Comuni vogliamo fornire un aiuto al Consiglio di Stato e, in particolare, al Dipartimento delle istituzioni affinché sappia che parte dei Municipi attendono da tempo una decisione su questo importante dossier. Ed è il momento che una simile decisione arrivi. Basta con i tentennamenti».