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Poliziotto russo in pensione critica la guerra: otto anni di reclusione

Lo riporta Novaya Gazeta Europa, che cita a sua volta quanto riferito dall'avvocato all'ong per la difesa dei diritti umani Setevye Svobody
Ats
27.01.2023 14:52

Un maggiore di polizia in pensione è stato condannato in contumacia a otto anni di reclusione da un tribunale di Mosca per essersi espresso contro «la guerra in Ucraina» in alcuni post pubblicati su Internet: lo riporta Novaya Gazeta Europa, che cita a sua volta quanto riferito dall'avvocato all'ong per la difesa dei diritti umani Setevye Svobody.

L'ufficiale, Oleg Kashintsev, è stato condannato sulla base della nuova legge che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità russe, che dall'inizio del conflitto in Ucraina hanno inasprito la censura contro il dissenso. Le accuse contro il maggiore sono ritenute di evidente matrice politica e per questo l'Interpol si è rifiutata di collaborare con le forze di polizia russe.

Kashintsev sarebbe stato condannato per aver dichiarato che l'esercito russo sta conducendo «una guerra» in Ucraina (le autorità russe esigono che si parli di «operazione militare speciale»), che l'obiettivo di Mosca è quello di impadronirsi di territori ucraini e che alcuni soldati russi sono sospettati di crimini e atrocità.