Elezioni

Popolari davanti ai socialisti, ma la destra non ha la maggioranza

Terzo Vox – «Alberto Núñez Feijóo chiederà alle altre formazioni politiche di garantire la sua investitura come premier anche se non ha ottenuto la maggioranza assoluta»
© KEYSTONE (AP Photo/Manu Fernandez)
Ats
23.07.2023 22:14

Il vantaggio del Pp sul Psoe aumenta e arriva a 14 seggi quando è stato scrutinato il 90% dei voti in Spagna. I popolari hanno per ora 136 seggi, il Psoe 122. Terzo Vox con 33, quarto Sumar con 31. Al momento il blocco delle destre sarebbe fermo a 169 seggi, sette in meno della soglia della maggioranza assoluta alle Cortes (176 seggi). «In questo momento, possiamo confermare al 100% che Pp e Vox non avranno la maggioranza assoluta e ne rimarranno relativamente lontani», ha detto Carlos Domínguez, analista di 40dB alla diretta sul sito de El Pais.

Il leader del Partito Popolare spagnolo, Alberto Núñez Feijóo, chiederà alle altre formazioni politiche di garantire la sua investitura come premier anche se non ha ottenuto la maggioranza assoluta alle elezioni generali: lo riportano media iberici come Efe citando fonti del Pp, che sottolineano come la presa di posizione del numero uno del centrodestra sia legittimata dal fatto di essere arrivato primo.

«La Spagna e tutti i suoi cittadini sono stati molto chiari: il blocco politico dell'involuzione, del ritorno al passato e dell'abrogazione di tutti i nostri passi avanti negli ultimi quattro anni ha fallito»: lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sánchez, parlando ai simpatizzanti di fronte alla sede del suo Partito Socialista a Madrid dopo le elezioni generali. «Il blocco di Partito Popolare e Vox è uscito sconfitto», ha aggiunto Sánchez, «siamo molti di più noi che vogliamo avanzare».

Il leader di Vox, Santiago Abascal, ha commentato nella sede del partito a Madrid i risultati delle elezioni generali spagnole che non sono andate bene per il suo partito: «Gli spagnoli che oggi sono preoccupati sappiano che non li deluderemo, e che resisteremo: siamo assolutamente pronti sia a fare opposizione, sia a un ritorno alle urne».

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