Possibili manipolazioni al vaglio

Corsi delle divise: la FINMA avvia un'inchiesta presso vari istituti finanziari
Red. Online
04.10.2013 11:23

BERNA - Banche svizzere nel mirino della FINMA per sospetta manipolazione del mercato delle divise: nei confronti di diversi istituti finanziari è stata aperta un'inchiesta, ha indicato l'Autorità di vigilanza dei mercati finanziari. Il lavoro degli inquirenti viene coordinato anche con autorità estere, perché nella vicenda sono potenzialmente implicate diverse banche a livello internazionale, si legge in un breve comunicato diramato venerdì mattina. Non vengono forniti dettagli sugli istituti al centro delle indagini: il portavoce Vinzenz Mathys non ha voluto essere più esplicito al riguardo. L'addetto stampa non ha risposto nemmeno a domande su eventuali perquisizioni di uffici, né ha fornito altre informazioni.

SULL'INCHIESTA NO COMMENT DI UBS E CREDIT SUISSE

Intanto, le due principali banchwe svizzere, UBS e Credit Suisse, hanno espresso un chiaro "no comment" all'inchiesta in questione: contattati dall'agenzia finanziaria Awp i due istituti non hanno voluto né confermare né smentire di essere al centro dell'indagine. UBS non prende posizione nemmeno sulle indiscrezioni pubblicate dal portale Online Inside Paradeplatz, che riferisce del licenziamento di due suoi direttori attivi nel settore. La Banca cantonale di Zurigo non sembra invece essere nel mirino degli inquirenti: un portavoce della società ha fatto sapere di non essere a conoscenza di alcuna indagine della FINMA al riguardo.

SILENZIO ANCHE IN GRAN BRETAGNA

Bocche cucite anche presso l'autorità inglese FCA riguardo alla vicenda di sospetta manipolazione dei cambi, emersa in estate a Londra e che potrebbe essere in relazione con le indagini annunciate oggi dalla FINMA. La FCA è conoscenza delle accuse e "sta conducendo colloqui con le parti interessate", ha detto oggi un portavoce all'agenzia Awp. La FCA non ha voluto dire se è stata aperta un'inchiesta. Quello che è certo è che "collabora regolarmente a livello internazionale con altre autorità, fra cui la FINMA", ha aggiunto l'addetto stampa. Il caso inglese era scoppiato dopo che erano stati notati inusuali movimenti dei corsi delle divise: il sospetto è che diverse banche abbiano sfruttato l'informazione fornita dagli ordini dei loro clienti per agire in proprio. I media avevano avanzato i nomi di UBS, Deutsche Bank, Citigroup e Barclay's quali possibili istituti coinvolti.

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