Processo Fritzl: la figlia racconta

VIENNA - È ripreso stamani al tribunale regionale di St. Poelten (Bassa Austria) il processo a Josef Fritzl, il padre-mostro che per 24 anni ha tenuto prigioniera e violentato sua figlia Elisabeth, facendole partorire sette figli.Ieri, alla prima giornata del processo, Fritzl, che ha oggi 73 anni, si è riconosciuto colpevole di incesto, stupro e segregazione, ma ha respinto i capi di imputazione più gravi: omicidio colposo (di un figlio dell'incesto morto poco dopo il parto per difficoltà respiratorie) e riduzione in schiavitù. A seconda della sentenza, attesa per venerdì o giovedì prossimi, Fitzl rischia fra un minimo di dieci anni e l'ergastolo.Il dibattimento oggi dovrebbe svolgersi interamente a porte chiuse, ma non è escluso che il pubblico, inclusi i 95 giornalisti accreditati, sia riammesso in aula, se verranno ascoltate le perizie di esperti. Altrimenti l'udienza sarà dominata dalla visione della testimonianza videoregistata della vittima, la figlia Elisabeth, 43 anni.La registrazione con il racconto del «martirio» patito dalla donna da quando aveva 18 anni fino alla sua liberazione il 26 aprile 2008, dura in tutto 11 ore. Oggi saranno fatte ascoltare solo alcune parti.La sentenza del processo, secondo quanto annunciato dal portavoce del tribunale, sarà pronunciata giovedì. Inoltre, ha precisato, domani l'udienza sarà di nuovo aperta al pubblico. È prevista la lettura della perizia psichiatrica.