Prologo: a 350 chilometri da Calais

Un viaggio, talvolta, ha origine dal pretesto più banale. In questo caso, la vista ad una compagna di banco dell'Università (Lisa) che da agosto lavora in una libreria di Portsmouth, sulla costa meridionale dell'Inghilterra. Un soggiorno all'estero lungo cinque mesi che mi ha spinto immediatamente a pianificare tragitto, deviazioni e fermate per raggiungere in moto la costa inglese (Dover) e percorrerla fino a raggiungere Land's End, in Cornovaglia, il punto più occidentale della nazione che ha dato i natali a Shakespeare e Churchill. Prevedo di raggiungere Portsmouth solamente l'ultimo giorno, a compimento di un viaggio che ha anche l'obiettivo di intravedere nei paesaggi, nelle persone e nei luoghi di ritrovo quelle particolarità che caratterizzano l'Inghilterra, bagliori di ?britishness? che contraddistinguono i sudditi della Regina dalla Svizzera e dal resto della popolazione europea e che portano il visitatore a dire: ?È proprio vero, siamo in Inghilterra?.
Ottocento chilometri. Ecco quanto dista da Lugano la città di Aachen (250.000 abitanti) nella Germania nord-occidentale, a pochi chilometri dal confine belga e a una manciata di metri dall'Olanda. Decido di fermarmi qui non solo per necessità (il traghetto di Calais è ora a ?soli? 350 chilometri) ma anche per la pura curiosità di visitare un luogo di cui ho sempre letto, per studio o per piacere. Aachen, infatti, altro non è che Aquisgrana, residenza dell'imperatore Carlo Magno. Nascono qui, di conseguenza, tutte le storie di paladini e cavalieri legate al ciclo carolingio, dall'?Orlando Furioso? dell'Ariosto sino a ?Il cavaliere inesistente? di Calvino. Aquisgrana, insomma, è una sorta di anticipazione di quello che troverò in Cornovaglia, culla di Re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda che caratterizzano il ciclo bretone (o arturiano).Curiosamente, ritrovo qui anche alcuni elementi della cultura elvetica. Me ne fa cenno Thomas, uno dei 40.000 studenti universitari locali conosciuto via ?Couchsurfing? (vd link), comunità online che mette a disposizione letti e ?divani? per viaggiatori alla ricerca di soluzioni alternative ai soliti alberghi. Giunti alla cattedrale in centro città (primo monumento tedesco incluso nella lista UNESCO, nel 1978), Thomas mi racconta che secondo la leggenda il maestoso edificio richiedeva così tante risorse che i cittadini furono costretti a chiedere aiuto al Diavolo. Egli accettò, a patto che gli fosse data in cambio l'anima di colui che per primo avrebbe posto piede nell'edificio (un privilegio che si solito spettava al Papa). Una volta terminati i lavori, il Diavolo attendeva il tributo pattuito ma gli abitanti di Aquisgrana lo beffarono liberando nella navata centrale un lupo, oggi raffigurato in una statua nei pressi dell'entrata. Il Diavolo, per la rabbia, decise di sigillare per sempre l'entrata principale lasciando un dito in uno dei due reggibattagli a forma di testa di leone. Da quel giorno, il duomo è accessibile da due entrate laterali, ma non dal portone centrale. Una storia che, come anticipato, ricorda la costruzione del Teufelsbrücke nel canton Uri e l'enorme masso presente a valle, afferrato dal Diavolo nel tentativo di distruggere la sua stessa opera.Fatta eccezione per questo episodio, i riferimenti a Carlo Magno riecheggiano in tutta la città: si va dalla popolare statua ai nomi di ristoranti e farmacie. Tuttavia, altre insegne meno ?autoctone?, ma comunque simbolicamente legate a regni di vario tipo riempiono le strade di Aquisgrana, per esempio i ?Sultans of Kebap? e il ?Curry Palast? sulla Peterstrasse. Per non parlare, inoltre, di un'agenzia viaggi che si occupa solamente di spostamenti da e verso la Turchia! Tutti segni di una forte immigrazione che ha portato, sino ad ora, circa 80.000 stranieri (il terzo della popolazione totale!) ad Aquisgrana. Come molti commentatori sportivi hanno rimarcato quest'estate sottolineando le origini estere di diversi giocatori tedeschi (Podolski e Klose dalla Polonia, Özil dalla Turchia), questa è la nuova Germania.Tornando all'Inghilterra, le cose sono leggermente diverse, ma questo sarà argomento per il prossimo episodio. See you.