Protesi difettose, via al processo

PARIGI - Per la prima volta Jean-Claude Mas, il fondatore della Poly Implant Prothèse, si è trovato faccia a faccia oggi con i giudici e con le sue vittime: oltre 5.000 donne che lo hanno denunciato per le sue protesi al seno difettose, di facile rottura, causa di infinite sofferenze, oltre al calvario dell'espianto.Il maxiprocesso si è aperto a Marsiglia, nel sud della Francia, in un clima estremamente teso. Mas, 73 anni, deve rispondere di frode aggravata, per aver prodotto e venduto per 10 anni protesi mammarie con silicone non conforme e quindi meno care. Sono più di 11.000 le pagine del fascicolo, 5.250 le denunce, presentate soprattutto da donne francesi, 300 gli avvocati.Visto il numero delle persone coinvolte, è stato allestito per l'occasione il palazzo delle Esposizioni. Lo scandalo è esploso nel 2010, le vittime sono 300.000 donne in 65 Paesi nel mondo. Fino ad oggi i casi di protesi rotte registrati sono 4.100 e 2.700 le reazioni infiammatorie.Mas ha sempre riconosciuto, glaciale, senza mai un filo di pentimento, di aver messo sul mercato un gel non conforme, solo per motivi economici. Per questo, nascondeva e falsificava documenti, ingannando per anni le autorità sanitarie. In prigione dal 29 ottobre 2012 per non aver pagato la cauzione, rischia cinque anni di reclusione.