Protesi selvagge? Anche in Ticino si può

LUGANO - Ci sono almeno 280 donne in Svizzera, in particolare nei Cantoni romandi, che non dormono più sonni tranquilli da quando hanno scoperto di avere impiantato, per aumentare la taglia dei loro seni, cuscinetti di puro silicone industriale della società francese Poly Implant Prothese (PIP). Un materiale prodotto per uso agricolo o elettrico, oppure per la produzione di materassi. Abbiamo chiesto a un esperto, il chirurgo plastico e senologo ticinese Damir De Monaco, di commentare l?accaduto. «Nel settore sanitario, come in tutti gli ambiti della vita operano persone più o meno oneste», ha affermato il medico. «Si può dunque avere la sfortuna di incappare in individui che cercano di sfruttare ogni situazione a loro vantaggio per guadagnare denaro. Solo persone senz?etica professionale possono arrivare a pensare di usare materiali industriali per costruire protesi mammarie. Purtroppo questi ?criminali? gettano un?ombra su tutto un settore che vanta invece, e per fortuna, professionisti seri».Gli interventi al seno sono molto richiesti in Ticino?«Sì. Comunque l?intervento più gettonato è il filling (riempimento per appianare le rughe), segue quello alle palpebre (blefaroplastica) e poi quello al seno (mastoplastica additiva o riduttiva). Tra i miei clienti ci sono pure uomini, oltre a tante donne».Quanto sono pericolosi?«Acconsentendo di sottoporsi a un qualsiasi intervento chirurgico si accettano dei rischi...».