Proteste contro il nuovo sistema di tariffe myRIDE

Organizzazioni di consumatori, di pensionati, di promozione dei trasporti pubblici e associazioni assistenziali protestano contro il nuovo sistema di tariffe «myRIDE» che prevede biglietti digitalizzati e offerte personalizzate. Questo sistema - affermano - discrimina una parte considerevole dei viaggiatori. Inoltre il principio «un viaggio, un prezzo» viene annullato e la trasparenza dei prezzi sta scomparendo.
L'accesso ai trasporti pubblici deve essere garantito a tutti, hanno chiesto oggi in un comunicato l'Associazione traffico e ambiente (ATA), Caritas, la Comunità d'interesse per i trasporti pubblici (CITraP), la Federazione associazioni pensionate:ti e d'autoaiuto in Svizzera (VASOS/FARES) e l'associazione dei consumatori Konsumentenschutz.
Il progetto «myRIDE», presentato lo scorso novembre dall'Alliance SwissPass, prevede che gli utenti tengano un diario di viaggio digitale completo. In questo modo sarà possibile addebitare l'utilizzo del trasporto pubblico in un secondo momento (post-pricing) sulla base di piani tariffari digitali individuali (e-tariff).
«Siamo contrari al tentativo dell'Alliance SwissPass di imporre l'uso delle tecnologie digitali con prezzi discriminatori per chi non possiede uno smartphone», ha detto Stéphanie Penher, direttrice dell'ATA, citata nella nota.
«Molti anziani non possiedono uno smartphone e non possono utilizzare i servizi digitali. Hanno bisogno di un accesso semplice ai biglietti dei trasporti pubblici, anche in contanti. Questa fascia di popolazione non deve essere discriminata», aggiunge Christoph Wydler della FARES.
Per la CITraP il principio «un viaggio, un prezzo» deve essere applicato anche in futuro. Inoltre, la digitalizzazione non deve portare all'abolizione di biglietti forfettari, popolari e convenienti. Anche Caritas sottolinea la necessità di prezzi prevedibili. Il principio del post-pricing, spiega, è problematico per le persone con un budget limitato che hanno bisogno di conoscere in anticipo il prezzo di un viaggio.
La Konsumentenschutz infine critica il fatto che le tariffe personalizzate e dinamiche impediscono la trasparenza dei prezzi e non esiste più un prezzo standard uniforme.