Punta un'arma contro un carabiniere, svizzero fermato a Stresa

Ieri sera un uomo di nazionalità svizzera ha minacciato gli automobilisti a un distributore di benzina vicino a Meina (Novara), poi è salito in auto percorrendo verso nord la statale che corre lungo il lago Maggiore. Una corsa nella quale ha speronato una quindicina di vetture, finché si è fermato dai carabinieri di Stresa (Verbano-Cusio-Ossola), ha puntato verso di loro un'arma da guerra, non riuscendo però ad armare il fucile e venendo quindi bloccato e arrestato.
Protagonista della vicenda, avvenuta ieri tra le 18.45 circa e le 19.30, un cittadino svizzero, classe 1991, pluripregiudicato e estremista di destra, secondo gli investigatori, visto il materiale rinvenuto a bordo dell'auto su cui viaggiava, una Volkswagen con targa elvetica risultata rubata. Nella vettura c'erano una bandiera con la svastica e i simboli dell'aquila e del teschio.
L'uomo attualmente è piantonato in ospedale, dove è stato trasportato per via delle contusioni riportate negli speronamenti avvenuti durante la corsa in auto. Altre quattro persone, colpite dall'auto guidata dal 31.enne, sono state portate all'ospedale di Verbania in condizioni non gravi.
L'arma imbracciata dall'uomo è risultata essere una carabina Schmidt Rubin K31, sulla quale è stata applicata una baionetta militare. Il 31.enne aveva con sé anche 45 proiettili calibro 223. Al momento sono in corso le indagini per comprendere le ragioni del gesto. Da quanto emerso, l'uomo non risulta essere un militare.
A bordo della vettura, oltre alla baionetta sono stati rinvenuti altri strumenti da taglio e ulteriori tre targhe svizzere risultate rubate.