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«Putin a caccia di capri espiatori per i fallimenti russi»

Secondo l'Institute for the Study of War, Putin sta usando le pesanti perdite del gruppo Wagner per distrarre il pubblico da problemi maggiori dell'esercito – Kiev: «Violenti combattimenti per il centro di Bakhmut» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Putin a caccia di capri espiatori per i fallimenti russi»
Red. Online
13.03.2023 06:11
21:55
21:55
«Più di 170 mila chilometri quadrati del Paese coperti da mine»

«Oggi abbiamo parlato anche di sminamento, cosa di vitale importanza, in senso letterale. Ad oggi, più di 170mila chilometri quadrati del nostro territorio rimangono pericolosi a causa di mine nemiche e proiettili inesplosi. Una parte significativa di questo territorio è la terra dei nostri contadini, la terra che veniva coltivata. Quindi oggi abbiamo discusso su come intensificare questo lavoro: accelerare lo sminamento e aumentare la cooperazione pertinente con i partner». Lo afferma il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, nel suo consueto discorso serale.

19:46
19:46
Casa Bianca: «Abbiamo incoraggiato Xi a contattare Zelensky»

Gli Usa hanno incoraggiato il leader cinese Xi Jinping a contattare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ai reporter al seguito di Joe Biden.

17:22
17:22
Mosca favorevole a prolungare l'accordo sul grano (ma solo per 60 giorni)

Mosca è favorevole a prolungare l'accordo per l'esportazione del grano dai porti ucraini sul Mar Nero ma «solo per 60 giorni». Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Vershinin, che ha guidato la delegazione russa ai colloqui a Ginevra con rappresentanti dell'Onu. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

Un'estensione di più lungo periodo, ha aggiunto Vershinin, potrà essere presa in considerazione da Mosca se verranno tolti gli ostacoli alla sua esportazione di prodotti agricoli. Fino ad oggi, ha sottolineato il vice ministro, la revoca delle sanzioni su questi prodotti annunciata dagli Usa, dalla Ue e dalla Gran Bretagna, non sta funzionando.

14:15
14:15
Per il 64% degli ucraini bisogna tentare di riconquistare tutto il territorio

Il 64% degli ucraini ritiene che l'Ucraina debba tentare di riconquistare tutto il suo territorio, compresa la Crimea, anche a rischio di un minore sostegno da parte dell'Occidente e di una guerra prolungata. Questo secondo un sondaggio condotto a livello nazionale dal Kyiv International Institute of Sociology (KIIS) tra il 22 febbraio e il 6 marzo, riferisce Ukrinform.

Il KIIS ha ricordato che, secondo gli ultimi dati dell'Istituto, la maggioranza assoluta degli ucraini - l'87% - è contraria a qualsiasi concessione territoriale, contro il 9%. Tuttavia, questa domanda è stata posta in generale sulle «concessioni territoriali», senza specificare i territori e le possibili proposte di «compromesso». Nel sondaggio, agli intervistati sono stati offerti due scenari; uno includeva il sostegno dell'Occidente nel liberare e proteggere tutti i territori, compreso il Donbas, ma esclusa la Crimea. Il secondo prevedeva tentativi di liberare la Crimea con mezzi militari, ma con la consapevolezza che l'Occidente avrebbe potuto ridurre i suoi aiuti all'Ucraina e la guerra avrebbe potuto trascinarsi.

«Con questo approccio, lo spazio per trovare 'compromessi' si allarga e più persone sono pronte ad accettare tali possibilità. Tuttavia, la maggioranza degli intervistati - il 64% - ritiene che l'Ucraina debba cercare di liberare l'intero territorio, compresa la Crimea, anche se c'è il rischio di una diminuzione del sostegno da parte dell'Occidente e il rischio di una guerra più lunga», ha affermato KIIS.

12:23
12:23
La resistenza «ha fatto saltare in aria una ferrovia a Kherson»

Secondo l'emittente statale ucraina Suspilne i combattenti della resistenza hanno fatto saltare in aria una ferrovia che le forze russe usano nella zona di Kherson occupata.

«L'esercito della Federazione Russa comprende di essere a disagio anche nella penisola di Crimea. Teniamo sotto controllo le loro rotte di trasporto logistico, anche con il sostegno del movimento di resistenza», ha detto in onda il capo del centro stampa congiunto delle forze di difesa e sicurezza del Sud.

Kherson è una delle regioni dell'Ucraina che la Russia occupa parzialmente. Le forze di Mosca si sono ritirate a sud del fiume Dnepr nell'autunno scorso.

09:23
09:23
«Violenti combattimenti» per il centro di Bakhmut

«Violenti combattimenti» con le forze russe sono in corso per il centro di Bakhmut, nell'Ucraina orientale. Lo afferma il comandante delle truppe di terra di Kiev e le informazioni sono state confermate anche da parte russa.

I russi «attaccano da più direzioni» per «avanzare verso i distretti centrali», ha detto il comandante Syrsky, citato dall'ufficio stampa dell'esercito. «Più siamo vicini al centro della città, più violenti sono i combattimenti», ha aggiunto Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner.

Il comandante delle forze ucraine di terra, il colonnello generale Oleksandr Syrskyi, ha affermato che, nella feroce battaglia, le forze armate ucraine infliggono perdite significative al nemico. «Tutti i tentativi del nemico di catturare la città vengono respinti da artiglieria, carri armati e altra potenza di fuoco. La difesa della fortezza continua!», ha sottolineato Sirsky, riferisce Ukrinform citando un aggiornamento su Facebook del ministero ucraino della Difesa.

08:13
08:13
Importazioni di armi in Europa quasi raddoppiate nel 2022

Le importazioni di armi in Europa sono quasi raddoppiate nel 2022, soprattutto a causa delle massicce forniture all'Ucraina diventata la terza destinazione mondiale.

Lo riferisce un rapporto dell'Istituto internazionale per le Ricerche sulla Pace di Stoccolma (Sipri) pubblicato oggi. Con un'impennata del 93% in un anno, le importazioni sono aumentate anche a causa dell'aumento delle spese militari di diversi Stati europei come la Polonia e la Norvegia, che dovrebbero accelerare ancora.

L'invasione russa in Ucraina "ha provocato un'impennata significativa della richiesta di armi in Europa, che non ha ancora mostrato la sua piena potenza e che condurrà verosimilmente a nuovi importanti aumenti", ha detto all'Afp Pieter Wezeman, coautore del rapporto annuale da oltre tre decenni.

Ucraina a parte, la crescita delle importazioni europee ha comunque raggiunto il +35% nel 2022, secondo i dati del Sipri.

L'Ucraina, che finora era un importatore di armi debole, è diventata all'improvviso la terza destinazione mondiale - dopo il Qatar e l'India - come conseguenza diretta degli aiuti militari occidentali moltiplicati per 60 nel 2022. Da sola, Kiev ha concentrato il 31% delle importazioni di armi in Europa e l'8% degli scambi mondiali.

In particolare, secondo l'istituto di Stoccolma, le forniture a Kiev includono soprattutto equipaggiamenti di seconda mano, tra cui circa 230 pezzi di artiglieria americana, 280 blindati polacchi o ancora oltre 7.000 missili anticarro britannici e sistemi anti-aerei, in questo caso nuovi.

06:11
06:11
Il punto alle 06.00

Secondo l'Institute for the Study of War, Putin sta usando le pesanti perdite del gruppo Wagner, oltre alle notizie sul basso morale delle truppe e sui crimini di guerra, per distrarre il pubblico da problemi maggiori dell'esercito. «La maggior parte della copertura russa delle battaglie per Bakhmut si concentra sulle pesanti perdite dei wagneriani, il che consente al Ministero della difesa russo di nascondere o minimizzare altre perdite delle forze russe», afferma il rapporto. L'ISW sottolinea che il Ministero della difesa rimane a favore di Putin, nonostante le schiaccianti sconfitte subite all'inizio del mese scorso. «Mentre Prigožin ha visto Bakhmut come un'opportunità per ottenere influenza sul Cremlino e sul Ministero della difesa russo per raggiungere i propri obiettivi commerciali e politici, Putin ha utilizzato il gruppo Wagner per proteggere il suo regime dalle disastrose conseguenze della mobilitazione», aggiungono gli analisti.

Il sito Politico.com riferisce di crepe all'interno dell'amministrazione americana sul rapporto con Kiev. Gli argomenti vanno dal sabotaggio di Nord Stream, alla difesa brutale ed estenuante di Bakhmut, considerata non strategica, al piano di combattere per una regione dove le forze russe sono presenti da quasi dieci anni. Secondo le fonti citate da politico.com alcuni all'interno dell'amministrazione sarebbero preoccupati dall'eccessivo uso di munizioni da parte di Kiev in quanto potrebbe mettere a rischio la capacità ucraina di fronteggiare un'offensiva di primavera.