Putin firma il decreto: «Diritto di residenza per chi difende i valori tradizionali»

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto col quale facilita il trasferimento in Russia di stranieri che condividono quelli che Mosca definisce «valori tradizionali». Il documento parla di «sostegno umanitario» e prevede che il ministero degli Esteri di Mosca compili un elenco di Stati che secondo la Russia imporrebbero «linee guida ideologiche neoliberali distruttive che contraddicono i tradizionali valori spirituali e morali russi». Lo riportano le agenzie di stampa russe Ria Novosti e Tass.
Putin cerca di presentarsi come il difensore di presunti «valori tradizionali» in contrapposizione all'Occidente, e lo fa sullo sfondo di iniziative che spesso si rivelano violazioni dei diritti umani (come il provvedimento che ha bollato come «estremista» il movimento Lgbt).
Stando alla Tass, gli stranieri che si trasferiscono in Russia in base al nuovo decreto, possono richiedere la residenza temporanea nel Paese «senza tener conto della quota approvata dal governo della Federazione Russa e senza presentare un documento attestante la conoscenza della lingua russa, la conoscenza della storia della Russia e dei fondamenti della legislazione».