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Putin, senza Crimea e Donbass l'accordo è impossibile

Il presidente russo ha incontrato il segretario generale dell'ONU – Berlino ha comunicato che autorizzerà l'invio di carri armati in Ucraina – Prevista oggi la visita del segretario generale dell'ONU Guterres al Cremlino – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin, senza Crimea e Donbass l'accordo è impossibile
Red. Online
26.04.2022 06:19
21:44
21:44
Con Mosca a Chernobyl mondo su orlo catastrofe

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato stasera che la cattura da parte della Russia della centrale nucleare di Chernobyl nella fase iniziale dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca ha spinto il mondo sull'orlo del disastro.

«Il mondo era ancora una volta sull'orlo del disastro, perché per l'esercito russo, la zona di Chernobyl e l'impianto erano come un normale campo di battaglia, un territorio in cui non cercavano nemmeno di preoccuparsi della sicurezza nucleare», ha detto Zelensky durante una conferenza stampa con il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dell'ONU Rafael Grossi.

21:40
21:40
Da USA e alleati 5 miliardi dollari in armi a Kiev da inizio guerra

«Gli alleati riuniti nella base USA a Ramstein hanno stanziato 5 miliardi di dollari in forniture militari all'Ucraina dall'inizio dell'invasione, di cui 3,7 miliardi da parte degli Stati Uniti». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

21:21
21:21
USA preoccupati da aumento di tensioni in Moldavia

Gli Stati Uniti si dicono «preoccupati» dei tentativi di «aumentare le tensioni» in Moldavia. Lo ha detto in un briefing con la stampa il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, parlando delle recenti esplosioni in Transnistria.

21:08
21:08
Garland favorevole a dare a Kiev beni russi sequestrati

Il ministro della giustizia USA Merrick Garland ha dichiarato in una audizione parlamentare che sosterrebbe una eventuale iniziativa di legge parlamentare per consentire che una parte dei beni sequestrati agli oligarchi russi vada direttamente all'Ucraina.

Si tratta di un'ipotesi ventilata da alcuni deputati a inizio aprile ma poi accantonata per il timore di profili di incostituzionalità. Ora però l'idea avrebbe ripreso corpo.

20:17
20:17
Polonia, stop forniture Gazprom da domani mattina

Gazprom interromperà da domani mattina le forniture di gas alla Polonia attraverso il gasdotto Yamal, dopo che Varsavia si è rifiutata di pagarle in rubli. Lo ha riferito in una nota l'operatore polacco dell'impianto, PGNiG, citato dall'agenzia Interfax, spiegando di aver ricevuto una notifica dalla compagnia russa secondo cui le forniture verranno «totalmente interrotte» dalla 9 di domani, ora di Mosca (le 8 locali).

20:02
20:02
Blinken, aperti ad accordo su Kiev neutrale, non allineata

L'amministrazione Biden è aperta ad un accordo di pace tra Kiev e Mosca che indichi l'Ucraina come nazione «neutrale» e «non allineata»: lo ha detto il segretario di Stato USA Antony Blinken in una audizione al Senato.

Blinken ha spiegato che se l'Ucraina decidesse di fare un accordo che cancella le sue aspirazioni atlantiche gli USA rispetterebbero la scelta. «Sono decisione che spettano a loro», ha detto.

19:11
19:11
A Bucha provocazione, l'esercito russo non c'entra

«Sappiamo chi ha messo in scena questa provocazione a Bucha. L'esercito russo non ha nulla a che fare con quello che è avvenuto». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

Secondo Putin, «la provocazione a Bucha» è giunta per sabotare «gli importanti passi avanti dei colloqui di Istanbul».

19:09
19:09
Senza Crimea e Donbass l'accordo è impossibile

«I colloqui vanno avanti, si tengono online, speriamo ci siano risultati positivi. Ma senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull'Ucraina». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, incontrando il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres.

La Russia ha supportato e supporterà le Nazioni Unite e crede che sia un'organizzazione unica che serve per molti obiettivi, ha affermato Putin, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

18:58
18:58
Gazprom, Polonia paghi entro oggi il gas in rubli

La Polonia deve pagare entro oggi le forniture di gas russo rispettando la nuova procedura, che prevede l'uso del rublo. Lo fa sapere Gazprom, citata dall'agenzia Tass, dopo aver smentito di aver già sospeso le forniture attraverso il gasdotto Yamal.

18:52
18:52
Gazprom non conferma sospensione forniture gas a Polonia

Gazprom non conferma la sospensione delle forniture di gas russo alla Polonia. Lo riporta l'agenzia Tass. In precedenza, il sito polacco Onet, citando fonti governative e del settore energetico di Varsavia, aveva riferito di uno stop alle forniture attraverso il gasdotto Yamal.

18:50
18:50
È svolta, ok panzer Gepard a Kiev

La Germania svolta e annuncia adesso la consegna diretta di 50 panzer Gepard antiaereo all'Ucraina. Il governo Scholz, alle prese fra l'altro con la resistenza interna di una parte dei socialdemocratici, ha dato anche la disponibilità all'addestramento delle truppe ucraine all'artiglieria sul suolo tedesco. Dalla Polonia, inoltre, il ministro dell'Economia e del Clima Robert Habeck ha fatto sapere che Berlino potrebbe esser pronta «in pochi giorni» a fare a meno dei rifornimenti di petrolio dalla Russia, raggiungendo un'autonomia che si riteneva possibile finora solo entro la fine dell'anno.

Annunci arrivati nella giornata di un importante vertice della Difesa a Ramstein, la base militare americana, dove gli Usa hanno invitato circa 40 Paesi. «Non si tratta di iniziative solitarie - ha tenuto a precisare sul posto la ministra della Difesa, Christine Lambrecht, che ha reso noto il cambio di rotta sull'invio diretto di armi pesanti a Kiev - La nostra politica è sempre accordata con i partner della Nato».

«Dobbiamo evitare un'escalation che sarebbe disastrosa - ha confermato, rispondendo alle domande dei giornalisti - e tuttavia sostenere in modo assolutamente deciso l'Ucraina». A una domanda sul contributo di Berlino, che finora aveva frenato, il segretario della Difesa americana Lloyd Austin ha risposto di ritenerlo «davvero significativo».

«Quel che sarà ancora inviato verrà deciso dal governo tedesco - ha aggiunto -. Ma sono certo che faranno tutto il possibile per aiutare con un supporto rilevante per la difesa dell'Ucraina». Scholz, molto riluttante finora su questo fronte, aveva motivato la cautela tedesca, dalle pagine dello Spiegel nel weekend, richiamando la propria «responsabilità politica» nello sforzo di evitare un'escalation che potrebbe portare alla terza guerra mondiale.

Preoccupazioni bollate come «inadeguate» dal leader dell'opposizione Friedrich Merz (Cdu), secondo il quale la Germania «non deve essere la prima nazione ad andare avanti, ma non può neppure fare da freno».

17:53
17:53
«La Russia vuole finire l'operazione speciale a breve»

La Russia è interessata a completare l'operazione speciale in Ucraina in tempi veloci. Lo ha detto il segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione, generale Nikolai Patrushev, riporta l'agenzia Interfax.

17:51
17:51
Ogni aiuto militare in più ci avvicina alla pace

«Ho trasmesso un messaggio ai partner occidentali nel corso del vertice alla base aerea di Ramstein: ogni tranche di assistenza militare ci avvicina alla pace in Europa, rafforza la sicurezza nel mondo e la giustizia e la nostra vittoria comune sulla Russia». Lo ha scritto su Twitter il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov.

17:38
17:38
Assemblea ONU adotta risoluzione per consenso su diritto di veto

L'Assemblea generale dell'ONU ha adottato per consenso, e cioè senza ricorrere a un voto, una risoluzione che chiede la convocazione di una sessione speciale ogni volta che uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza fa uso del suo potere di veto.

«Assieme abbiamo fatto in modo che un veto non sia più l'ultima parola in materia di pace e sicurezza», ha detto la Missione del Liechtenstein che aveva portato la proposta davanti ai 193 membri dell'ONU.

17:34
17:34
Austin, con alleati gruppo di contatto mensile

Il vertice con gli alleati convocato dal Pentagono a Ramstein diventerà «un gruppo di contatto mensile» per discutere la strategia da tenere per aiutare l'Ucraina contro l'aggressione russa: lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin.

«Vogliamo rendere più difficile per la Russia minacciare i suoi vicini e indebolirla in questo senso», ha detto il segretario alla Austin in una conferenza stampa a Ramstein.

«Vogliamo essere sicuri che non abbiano più le capacità per bullizzare i loro vicini, quelle che avevano prima che iniziasse il conflitto in Ucraina», ha ribadito.

Austin ha poi definito la minaccia nucleare evocata da Mosca sullo sfondo del conflitto ucraino «Una retorica pericolosa e inutile» . «Nessuno vuole una guerra nucleare», ha aggiunto.

«Putin deve decidere di mettere fine al conflitto in Ucraina. Lui lo ha iniziato, in modo ingiustificato e non provocato, lui può decidere una de-escalation», ha sottolineato il capo del Pentagono.

17:30
17:30
USA, prendiamo seriamente le minacce nucleari

«Monitoriamo con attenzione e prendiamo seriamente le minacce nucleari da parte della Russia». Lo ha detto il capo dello stato maggiore congiunto USA, il generale Mark Milley, in un'intervista con la Cnn da Ramstein, in Germania.

17:28
17:28
A Chernobyl livello radioattività normale

Il livello di radiazioni dalla centrale nucleare di Chernobyl è tornato a livelli «normali». Lo ha detto il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi visitando la centrale nell'anniversario del disastro nucleare dell'86.

«Ci sono stati dei momenti in cui i livelli sono saliti a causa dei movimenti di equipaggiamenti pesanti delle forze russe» quando hanno occupato la centrale e quando si sono ritirate, ha spiegato Grossi ai giornalisti secondo quanto riferisce l'agenzia France Presse, rettificando una precedente notizia nella quale si parlava di un livello di radioattività tuttora anormale.

17:26
17:26
La Russia ha sospeso forniture di gas alla Polonia

La Russia ha sospeso le forniture di gas alla Polonia in base al contratto Yamal. Lo riporta il sito polacco Onet, ripreso dall'agenzia Tass, citando fonti governative e del settore energetico di Varsavia, secondo cui una squadra di crisi si è riunita presso il ministero del Clima polacco per affrontare il caso.

16:55
16:55
Anche Israele alla riunione di Ramstein su armi

Israele fa parte dei 40 Paesi che partecipano ad un incontro degli alleati Usa nella base aerea di Ramstein in Germania dove si sta discutendo di fornire altre armi all'Ucraina.

Lo riferiscono i media secondo cui Israele è rappresentato dal generale Dror Shalom, capo dell'Ufficio politico-militare del ministero della difesa presieduto da Benny Gantz che era stato invitato ma che non ha potuto partecipare. Israele - pur condannando l'invasione russa dell'Ucraina e votando all'Onu di conseguenza - finora ha assunto un atteggiamento di prudenza limitandosi ad un pur importante aiuto umanitario e, solo di recente, al rifornimento di elmetti e giubbotti anti proiettili.

Il premier Naftali Bennett si è posto in una prima fase come mediatore tra i presidenti Zelensky e Putin. Ora la partecipazione alla riunione di Ramstein - secondo i commenti degli analisti - potrebbe indicare una posizione diversa.

16:53
16:53
Leader Transnistria: tracce attacchi portano a Kiev

«Le tracce degli attacchi terroristici in Transnistria portano all'Ucraina». Lo ha detto il presidente dell'autoproclamata repubblica filorussa della Transnistria, Vadim Krasnoselsky, citato dall'agenzia Interfax, spiegando che si tratta dei «primi risultati delle attività operative e investigative urgenti».

«Credo che coloro che hanno organizzato questi attacchi cerchino di trascinare la Transnistria nel conflitto», ha aggiunto Krasnoselsky.

16:36
16:36
Berlino, indipendenti dal petrolio russo in pochi giorni

«La Germania è molto vicina all'indipendenza dal petrolio russo. E oggi posso dire che un embargo è diventato gestibile». Lo ha detto a Varsavia il ministro tedesco dell'Economia e del Clima, Robert Habeck, in conferenza stampa.

Il vicecancelliere ha ipotizzato che possa bastare poco per trovare un'alternativa all'ultima raffineria tedesca che si rifornisce di petrolio russo: «Spero solo pochi giorni». Nelle scorse settimane il numero due del governo Scholz aveva sostenuto che la Germania sarebbe stata autonoma dal petrolio di Mosca entro la fine dell'anno.

16:35
16:35
Mosca, pronti a rappresaglia se attacco con armi Occidente

«L'esercito è pronto a condurre raid di rappresaglia se la Russia verrà attaccata con armi occidentali». Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dall'agenzia Tass, spiegando che sarebbero «raid proporzionati contro i centri decisionali a Kiev, dove si trovano i consiglieri occidentali», alla luce dei «tentativi di Londra di spingere le autorità ucraine» a colpire la Russia.

16:24
16:24
Austin cita Iwo Jima e Ardenne

«La battaglia di Iwo Jima è durata 36 giorni, quella delle Ardenne 40. L'Ucraina ha respinto la Russia per 62 giorni».

Lo ha detto il segretario alla Difesa USA, Lloyd Austin, nel suo discorso di apertura alla conferenza di Ramstein, in Germania paragonando la resistenza delle forze di Kiev a quella di americani ed europei contro i nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

«La vostra resistenza ha ispirato tutto il mondo libero, ha portato grande determinazione alla NATO e gloria all'Ucraina», ha sottolineato il capo del Pentagono.

15:52
15:52
«In Transnistria attacchi per destabilizzarci»

Dietro gli attacchi in Transnistria ci sono «tensioni tra varie forze della regione che sono interessate alla destabilizzazione». Lo ha affermato la presidente moldava, Maia Sandu, citata dall'agenzia Interfax, dopo aver presieduto stamani un Consiglio di sicurezza nazionale sulla crisi.

«Questo mette la regione della Transnistria in una posizione vulnerabile e crea rischi per la Moldavia. Condanniamo tutte le provocazioni e i tentativi di coinvolgere la Moldavia in azioni che possano mettere in pericolo la pace», ha aggiunto.

15:48
15:48
«Mosca cessi le azioni contro gli impianti nucleari»

«Nel 1986 abbiamo visto a Chernobyl uno dei più orribili incidenti nucleari della storia. Oggi l'aggressione della Russia in Ucraina mette in pericolo la sicurezza nucleare. Chiediamo a Mosca di restituire il controllo della centrale di Zaporizhzhia e di astenersi da qualsiasi azione contro gli impianti nucleari».

Lo ha scritto su Twitter l'Alto rappresentante per la politica estera UE Josep Borrell.

15:45
15:45
Putin a Erdogan: «Mariupol è libera, non ci sono ostilità»

Nel colloquio telefonico di questa mattina fra il presidente russo e quello turco, Vladimir Putin ha detto a Recep Tayyip Erdogan che Mariupol è stata liberata e non ci sono ostilità in corso. Lo rende noto il Cremlino citato dall'agenzia russa Interfax.

Il presidente Putin, facendo riferimento ai combattenti dei battaglioni nazionalisti assediati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, ha affermato che Kiev dovrebbe ordinare loro di arrendersi, ha aggiunto il Cremlino.

15:32
15:32
Almeno 9 civili uccisi dai bombardamenti russi

Sono almeno nove i civili uccisi nei bombardamenti russi che hanno colpito diverse zone dell'Ucraina orientale e meridionale, secondo i rapporti delle autorità locali.

Tre civili sono morti sotto le macerie di un edificio colpito da un bombardamento nella città di Popasna, altre tre persone sono sono state uccise e sette ferite in un bombardamento a Kharkiv (est). E ancora almeno due civili sono stati uccisi e sei feriti nella regione di Donetsk mentre, nel sud, a Zaporizhzhia, alcuni colpi hanno ucciso almeno una persona e ne hanno ferita un'altra.

15:30
15:30
Lavrov: «Pronti a collaborare con l'ONU per aiutare i civili»

Mosca è pronta a collaborare con le Nazioni Unite per aiutare i civili in Ucraina: lo ha detto oggi a Mosca il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, durante una conferenza stampa congiunta con il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres. «I nostri obiettivi sono principalmente proteggere la popolazione civile e siamo pronti a collaborare con i nostri colleghi delle Nazioni Unite per alleviare la difficile situazione della popolazione civile», ha detto Lavrov.

15:27
15:27
Mosca: «Se vale la logica britannica, noi possiamo colpire i Paesi NATO»

Se il governo britannico considera legittimo l'uso da parte di Kiev di armi ricevute dall'Occidente per «colpire in profondità le linee di rifornimento» di Mosca in territorio russo in modo da limitare perdite e distruzione, la Russia potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira «in profondità le linee di rifornimento» ucraino fin «dentro quei Paesi i quali trasferiscono all'Ucraina armi» che pure producono «morte e distruzione».

Lo scrive Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, rispondendo sul suo profilo Facebook ad affermazioni del viceministro della Difesa di Londra, James Heappey.

«La profondità» del viceministro della Difesa Heappey - taglia poi corto la portavoce russa Zacharova, in toni polemicamente sarcastici - «è giusto inferiore all'intelligenza della titolare britannica degli Esteri».

Con un riferimento indirizzato evidentemente a Liz Truss, responsabile del Foreign Office e falco del governo Tory di Boris Johnson, già irrisa nel recente passato per alcuni svarioni geografici imputatile da Mosca.

La risposta da parte di Mosca fa seguito alle dichiarazioni del Regno Unito sull'uso di armi dietro le linee russe. Londra ha dato il suo via libera agli attacchi ucraini contro obiettivi militari dietro le linee russe anche se le armi utilizzate sono state fornite dal Regno Unito. Lo ha dichiarato ai media il viceministro britannico della difesa, James Heappey, mentre continua l'escalation con Mosca nella guerra in Ucraina.

Allo stesso tempo Heappey ha respinto le affermazioni del ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, secondo cui gli alleati occidentali stanno «versando benzina sul fuoco» fornendo a Kiev nuove e sempre più potenti armi col rischio di allargare il conflitto.

Rispetto alla situazione sul campo, il responsabile per le forze armate del Regno afferma che gli ucraini possono sconfiggere le truppe russe respingendo la loro offensiva in Donbass.

Il viceministro della compagine di Boris Johnson infine ha annunciato una inchiesta sul presunto attacco di hacker russi che secondo il tabloid Daily Mail è stato diretto contro i computer della difesa per sottrarre informazioni dal database delle reclute britanniche.

14:59
14:59
Guterres: «Indagine indipendente per i possibili crimini di guerra»

I «possibili crimini di guerra» commessi in Ucraina «richiedono un'indagine indipendente per avere dei risultati affidabili»: lo ha detto il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, durante una conferenza stampa congiunta tenuta a Mosca con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

14:52
14:52
Oslo stanzia 44 milioni di dollari per armi a Kiev

La Norvegia stanzierà 400 milioni di corone norvegesi (44 milioni di dollari) per un'iniziativa guidata dal Regno Unito per l'acquisto di armi e attrezzature militari per l'Ucraina. Lo ha detto oggi il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, citato dalla CNN.

Parlando al parlamento norvegese, Støre ha spiegato che la mossa ha permesso di sostenere l'Ucraina con armi che l'esercito norvegese non aveva o a cui non poteva rinunciare. Donare armi a una parte in guerra è stata una «nuova esperienza» per la Norvegia, ha aggiunto il primo ministro.

La Norvegia aveva precedentemente donato all'Ucraina un totale di 4.000 missili anticarro, diversi tipi di equipaggiamento protettivo e altre attrezzature militari, secondo il ministero della Difesa.

14:49
14:49
Guterres propone un gruppo di contatto ONU-Ucraina-Russia per i corridoi umanitari

«I corridoi umanitari sono necessari e devono essere rispettati da tutti: ho proposto un gruppo di contatto umanitario con Russia e Ucraina perché questi corridoi siano efficaci e rispettati». Lo ha detto il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres in conferenza stampa con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, a Mosca.

«A Mariupol la situazione è preoccupante, serve un lavoro coordinato per consentire gli sfollamenti sicuri nelle direzioni che sceglieranno», ha aggiunto.

«Sono preoccupato dei rapporti di violazioni ripetute dei diritti umani e di crimini di guerra in Ucraina», ha anche affermato.

«È chiaro che ci sono due posizioni diverse: secondo la Federazione russa, quello che sta avvenendo è un'operazione militare speciale con un obiettivo non ancora annunciato. Per le Nazioni Unite, l'invasione russa dell'Ucraina è una violazione dell'integrità territoriale. Tuttavia sono fortemente convinto che prima si mette fine alla guerra meglio sarà per tutti».

«Sono venuto a Mosca come messaggero di pace. Il mio piano è strettamente collegato al salvataggio di vite e alla riduzione della sofferenza», ha detto Guterres al termine dell'incontro con Lavrov, spiegando di aver avuto con lui un «dialogo molto aperto».

Lavrov: colpa dell'Occidente
«La situazione in Ucraina è il risultato dell'espansione incontrollata della NATO» a est, ha affermato dal canto suo il capo della diplomazia russa.

«Noi siamo per una soluzione negoziata», ha aggiunto Lavrov. Il presidente ucraino Volodymyr «Zelensky si è rimangiato quello che aveva chiesto la settimana prima e questo ci rattrista: la parte ucraina non è interessata ai negoziati. Se (gli occidentali, ndr) continueranno a consegnare armi difficilmente i negoziati avranno buoni esiti. Noi siamo pronti a riprenderli se qualcuno presenterà idee interessanti», ha detto, precisando che in questa fase «è prematuro: vogliamo risposte all'ultima variazione del documento inviata dodici giorni fa ma che forse non è stata consegnata a Zelensky, che ha detto di non esserne a conoscenza».

La Russia è «pronta a collaborare» con l'ONU per aiutare i civili in Ucraina, ha inoltre dichiarato.

14:43
14:43
ONU, indagini su 300 «omicidi illegali»

L'ONU indaga attualmente su 300 «omicidi illegali» commessi in Ucraina e ritiene che il numero effettivo di vittime civili sarà più alto di «migliaia» di unità rispetto alle 5.000 documentate finora: lo ha detto all'emittente televisiva statunitense CNN il capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel Paese, Matilda Bogner.

13:57
13:57
UE: «Seguiamo con apprensione gli sviluppi in Transnistria»

La Commissione europea segue con «apprensione» gli sviluppi della situazione in Transnistria. Lo ha sottolineato un portavoce nel corso del briefing quotidiano.

L'UE, prosegue il portavoce, sta «monitorando la situazione da vicino», che risulta «particolarmente preoccupante nell'attuale situazione regionale ed è dannosa per la sicurezza e la stabilità della Moldavia».

«L'UE rimane pienamente impegnata a facilitare una soluzione globale, pacifica e sostenibile del conflitto transnistriano, basata sulla sovranità e l'integrità territoriale della Repubblica di Moldavia nei suoi confini riconosciuti a livello internazionale, con uno status speciale per la regione transnistriana. Incoraggiamo un dialogo continuo e costruttivo tra le parti al fine di creare ulteriore fiducia», aggiunge.

Verso ingresso della Moldavia in guerra?
Dal canto suo, il segretario del Partito dei socialisti della Repubblica di Moldavia (PSRM) Vlad Batrincea ritiene che dietro le esplosioni nella Transnistria ci sia un tentativo di trascinare il Paese in un conflitto armato. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

«Seguiamo con grande preoccupazione i crescenti tentativi di forze esterne di trascinare il nostro Paese in un conflitto armato. Il PSRM ha ripetutamente sottolineato che la Moldavia deve mantenere lo status di neutralità sancito dalla nostra costituzione, e la leadership di Chisinau e l'intera classe politica devono escludere qualsiasi azione provocatoria che potrebbe avere conseguenze disastrose per il Paese», ha indicato Batrincea.

13:36
13:36
«A Kharkiv i russi hanno creato un campo di concentramento»

L'ufficio del procuratore distrettuale di Kharkiv ha annunciato che i russi hanno creato un campo di concentramento nella città occupata di Volchansk «dove torturano i residenti». Lo riportano diversi media internazionali.

Secondo le accuse «abitanti pacifici» hanno subito «violenze fisiche e mentali» in un campo allestito nei locali di una delle fabbriche di Volchansk. La città, a circa 70 chilometri a nordest di Kharkiv, fu occupata dalle forze russe nella fase iniziale dell'invasione, ricorda il portale polacco Onet.pl.

Il capo delle autorità della regione di Kharkiv, Oleh Syniehubov, ha detto che i russi hanno saccheggiato la fabbrica di Volchansk e l'hanno trasformata in una prigione. Secondo lui, gli invasori hanno organizzato lì «un vero campo di concentramento, dove le persone sono sottoposte a tortura, costrette a collaborare e ad unirsi alle forze armate della Federazione russa».

12:36
12:36
Il Cremlino segue da vicino la Transnistria, c'è preoccupazione

Il Cremlino «segue da vicino» la situazione nella Transnistria, i cui ultimi sviluppi destano «preoccupazione». Lo fa sapere il portavoce del Cremlino, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. Non sono al momento in programma contatti tra il presidente russo Vladimir Putin e la presidente della Moldavia Maia Sandu, precisa il Cremlino.

12:14
12:14
Guterres a Lavrov: «Cessate il fuoco il prima possibile»

«Siamo interessati a trovare i modi per creare le condizioni di un cessate il fuoco in Ucraina il prima possibile, dobbiamo fare tutto ciò che è possibile» per questo obiettivo. Lo ha detto il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres incontrando il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov a Mosca.

Guteress più tardi sarà ricevuto al Cremlino dal presidente Vladimir Putin.

12:10
12:10
Transnistria, colpita unità militare vicino a Tiraspol

Il Consiglio di sicurezza della Transnistria riferisce di un nuovo attacco, contro un'unità militare vicino a Tiraspol. Lo indica l'agenzia ufficiale russa Tass citando il servizio stampa del presidente dell'autoproclamato governo della Transnistria, secondo cui ci sono stati complessivamente tre attacchi sul territorio tra ieri e oggi.

Le autorità dell'autoproclamato governo hanno quindi deciso di potenziare le misure di sicurezza alzando l'allerta «terrorismo» al livello «rosso».

12:07
12:07
In Germania si lavora all'addestramento di truppe ucraine

«Lavoriamo insieme ai nostri amici americani nell'addestramento di truppe ucraine ai sistemi di artiglieria su suolo tedesco». È quello che ha annunciato la ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht, parlando a Ramstein (Renania-Palatinato), secondo quanto riporta l'agenzia di stampa tedesca Dpa, che pubblica il manoscritto del discorso.

«Sappiamo tutti che in questo conflitto l'artiglieria è un fattore essenziale», ha aggiunto. La ministra ha confermato che Berlino renderà possibile la consegna di panzer all'Ucraina.

12:04
12:04
L'ONU prevede che i profughi ucraini saranno 8,3 milioni

L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) prevede 8,3 milioni di profughi ucraini rispetto ai poco più di 5,2 milioni attuali.

Dal canto suo, l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) ha più che raddoppiato la sua richiesta di aiuti per l'Ucraina alla luce del peggioramento della situazione nel paese.

«Ora sono necessari oltre 2,25 miliardi di dollari (2,12 miliardi di franchi) per i bisogni all'interno dell'Ucraina, più del doppio dell'importo richiesto (1,1 miliardi di dollari) quando abbiamo lanciato l'appello il primo marzo, pochi giorni dopo l'inizio della guerra», si legge in un comunicato dell'agenzia.

11:19
11:19
Uccisi 500 combattenti in attacchi notturni

Le forze russe hanno eliminato la notte scorsa circa 500 «nazionalisti nemici», tra cui 60 militanti del gruppo nazionalista del Donbass. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, dopo l'ultimo briefing operativo rilanciato sulle reti sociali, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

Secondo il ministero della Difesa russo, i «nazionalisti nemici uccisi» la notte scorsa sono stati colpiti vicino alla comunità di Rubtsy, nella Repubblica popolare di Donetsk.

La Russia - afferma il ministero - ha colpito 87 strutture militari in Ucraina, distrutto 59 veicoli blindati, pezzi di artiglieria e veicoli.

11:16
11:16
Moldavia, riunione di sicurezza dopo le esplosioni in Transnistria

Il presidente della Moldavia Maia Sandu ha convocato per oggi il Consiglio di sicurezza nazionale dopo che una serie di esplosioni nella regione separatista filorussa della Transnistria hanno scatenato il timore che il conflitto in Ucraina possa estendersi al piccolo paese dell'Europa orientale.

Il leader moldavo terrà una conferenza stampa dopo la riunione sulla sicurezza.

Oggi due esplosioni hanno danneggiato una torre radio e lunedì le autorità separatiste hanno riferito di un attacco con granate contro un edificio ufficiale nella capitale regionale Tiraspol. Entrambi gli incidenti non hanno provocato vittime.

La Transnistria, la cui autoproclamata indipendenza non è riconosciuta dalla comunità internazionale, si è separata dalla Moldavia dopo una breve guerra civile in seguito al crollo dell'Unione sovietica. Il territorio, con una popolazione di circa 500.000 abitanti, è fortemente dipendente dalla Russia, che fornisce gas gratuito e ha schierato 1.500 militari.

10:13
10:13
Gazprom: il transito attraverso l'Ucraina per l'Europa è regolare

Gazprom ha reso noto che il transito di gas verso l'Europa attraverso l'Ucraina è in linea con le richieste. Lo riporta Bloomberg. Il colosso dell'energia russo ha evidenziato che il transito attraverso il territorio ucraino prosegue regolarmente a 56 milioni di metri cubi al giorno.

10:08
10:08
Missili a bassa quota sopra la centrale nucleare a Zaporizhzhia

Due missili da crociera lanciati dall'esercito russo hanno volato a bassa quota questa mattina sopra la centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar, nell'Ucraina sudorientale. Lo riferisce il servizio stampa di Energoatom, l'operatore nucleare statale dell'Ucraina, citato dall'agenzia di stampa statale ucraina Ukrinform.

«Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo», ha indicato il direttore generale di Energoatom Petro Kotin.

09:31
09:31
Sfollate 474 persone da Mariupol in 24 ore

Un totale di 474 civili, inclusi 69 bambini, sono stati sfollati da Mariupol nell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il quartier generale della difesa territoriale.

I civili sono stati portati a Bezymenne, nel distretto di Novoazovsk, riporta l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax. Nel complesso, dal 5 marzo a oggi, 23.461 civili sono stati sfollati dalla città del sudest ucraino.

09:28
09:28
Il presidente della Duma vuole che l'Ucraina sia riconosciuta come Stato terrorista

L'Ucraina dovrebbe essere riconosciuta come uno Stato terrorista e il presidente Volodymyr Zelensky dovrebbe esserne ritenuto responsabile. Lo ha scritto il presidente della Duma (Camera bassa ed elettiva del parlamento russo) Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

«Dopo aver scatenato una guerra contro il proprio stesso popolo, Kiev sta ora prendendo di mira civili di altri paesi», ha detto Volodin, interpretando questo fatto come conseguenza del sostegno all'ideologia neonazista. «L'Ucraina deve essere riconosciuta come Stato terrorista, e Zelensky dovrebbe esserne considerato responsabile», ha aggiunto Volodin, sottolineando che quelli che sono colpevoli di complottare l'uccisione di giornalisti russi «dovrebbero essere uccisi».

09:20
09:20
Mosca: «Bombardato un villaggio russo al confine»

Il villaggio di Golovchino nella regione russa di Belgorod è stato nuovamente colpito da bombe arrivate dal territorio ucraino. Lo ha detto il governatore della regione Vyacheslav Gladkov citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.

«Diversi edifici non residenziali e quattro case sono stati danneggiati. Non ci sono vittime civili», ha scritto Gladkov su Telegram.

I villaggi di Nekhoteyevka e Zhuravlyovka nel distretto di Belgorodsky sono stati attaccati ieri dal territorio dell'Ucraina. Due i civili rimasti feriti.

09:17
09:17
Colpito il centro di trasmissione della radio russa in Transnistria

(Aggiornata alle 09.54) Il centro di trasmissione della radio russa è stato colpito ed è saltato in aria in Trasnistria, riferisce l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

«Le due antenne più potenti sono state distrutte. Entrambe erano usate per ritrasmettere la radio russa. Nessuno dei dipendenti della stazione radio o la gente del posto è stato ferito», ha riferito il servizio stampa del ministero dell'interno della Transnistria, citato da Tass.

La Transnistria, ufficialmente Repubblica Moldava di Pridniestrov o Pridnestrovie, è uno Stato indipendente de facto, non riconosciuto dai Paesi membri dell'ONU, essendo considerato de iure parte della Moldavia. È governato da un'amministrazione autonoma con sede nella città di Tiraspol.

09:10
09:10
Berlino autorizzerà l'invio di carri armati

(Aggiornata alle 09.28) Il governo tedesco autorizzerà l'invio di carri armati all'Ucraina, riferisce una fonte dell'esecutivo.

A Kiev verranno inviati carri armati del tipo Cheetah, usati per la difesa antiaerea, ha precisato la fonte. Si tratta di un importante punto di svolta nella politica - finora improntata alla prudenza - seguita da Berlino nel suo sostegno militare all'Ucraina, commentano alcuni osservatori.

Sempre secondo questa fonte, i dettagli dell'operazione, incluso il numero di mezzi che verrà consegnato, verranno resi noti in giornata dalla ministra della difesa, Christine Lambrecht, nel corso di un incontro alla base militare statunitense di Ramstein (nel sudovest della Germania, nel Land Renania-Palatinato) su invito della sua controparte statunitense.

08:51
08:51
L'intelligence britannica conferma la presa di Kreminna

La città di Kreminna (est) è in mano a Mosca e si registrano pesanti combattimenti a sud di Izium (est), mentre le forze russe cercano di avanzare verso le città di Sloviansk e Kramatorsk da nord e da est, riportano oggi i servizi segreti britannici nel loro aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal Ministero della difesa di Londra.

L'intelligence conferma così la presa del 18 aprile scorso di Kreminna e sottolinea che l'esercito di Mosca probabilmente cercherà di accerchiare posizioni ucraine pesantemente fortificate nell'est del Paese.

Da parte loro, le forze ucraine preparano la difesa di Zaporizhzhia in vista di un possibile attacco russo dal sud.

08:48
08:48
«La Russia sta capendo che perderà»

La Russia paventa il rischio «reale» di una terza guerra mondiale, una minaccia che secondo Kiev mostra che la Russia sta capendo che perderà nel conflitto in Ucraina.

Alla fine di un'altra giornata di raid su obiettivi strategici ucraini, ieri sera il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista televisiva ha alzato i toni dello scontro con l'Occidente accusando la NATO di entrare in una guerra per procura con Mosca attraverso la fornitura di armi all'Ucraina.

Mosca «ha perso l'ultima speranza di spaventare il mondo nel suo sostenere l'Ucraina», ha scritto poco dopo su Twitter il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Il discorso di un 'reale' pericolo di terza guerra mondiale significa solo che Mosca avverte la sconfitta», ha aggiunto.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo videomessaggio, è tornato a paragonare il suo omologo russo Vladimir Putin ad Adolf Hitler e a rimarcare l'importanza di fermarlo. «Tutti nel mondo, anche coloro che non ci sostengono apertamente, concordano sul fatto che è in Ucraina che si decide il destino dell'Europa e della sicurezza globale, il destino del sistema democratico. La Russia - ha detto Zelensky - può spendere enormi risorse per sostenere la guerra e per opporsi anche all'intero mondo libero, ma le lezioni della storia sono ben note: se hai intenzione di costruire un Reich millenario, perdi».

Il presidente ucraino ha poi di nuovo affermato di essere sicuro di vincere questa guerra. «Molte città e comunità - ha osservato - sono ancora sotto il controllo temporaneo dell'esercito russo. Ma non ho dubbi che sia solo questione di tempo prima di liberare la nostra terra. In due mesi hanno usato più di 1.100 missili contro di noi, ma non hanno ottenuto nulla e non ci riusciranno. Un mese fa - ha concluso Zelensky - dovevamo ancora convincere diversi paesi che scommettere sull'Ucraina significa vincere. E ora lo sanno tutti».

Oggi intanto a Mosca arriva Antonio Guterres. Kuleba ha chiesto al segretario generale dell'ONU di premere con Putin per lo sfollamento della città di Mariupol. «È una cosa che l'ONU è in grado di fare», ha detto esprimendo tuttavia la preoccupazione che Guterres possa «cadere nella trappola» del Cremlino. Il ministro degli esteri ucraino non crede infatti che Mosca voglia negoziare seriamente. Lavrov non è «pronto per una conversazione seria» e la Russia non è «pronta a trovare soluzioni al tavolo dei negoziati», secondo Kuleba.

08:27
08:27
UBS ha ridotto i rischi in Russia

UBS ha ulteriormente ridotto le sue esposizioni in Russia: dai 0,6 miliardi di dollari della fine del 2021, ai 0,4 miliardi di fine marzo. Ciò include posizioni nelle divisioni Personal & Corporate Banking e Investment Bank.

La banca ha anche confermato che non intende iniziare nuove relazioni d'affari in Russia o con clienti domiciliati nel Paese. Circa lo 0,7% degli attivi della gestione patrimoniale sono collegati a clienti colpiti da sanzioni, precisa ancora UBS.

UBS non ha invece una esposizione diretta significativa in Ucraina e Bielorussia.

07:15
07:15
Mosca avverte: «Si rischia la terza guerra mondiale»

La terza guerra mondiale è un pericolo «reale» anche se l'ipotesi di un conflitto nucleare è inaccettabile. Ieri sera, alla fine di un'altra giornata di raid su obiettivi strategici ucraini, il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, in un'intervista al programma Bolshaya Igra (The Great Game) sul canale televisivo di stato Pervyj kanal (Channel One Russia), alza i toni dello scontro anche a livello verbale e accusa la NATO di entrare in una guerra per procura con Mosca attraverso la fornitura di armi all'Ucraina.

Decisione rischiosa, avverte il capo della diplomazia di Mosca, perché si ritorcerà contro l'Occidente che vedrà diffondersi quelle stesse armi nei Paesi da cui provengono.

A proposito dell'uso di testate nucleari, Lavrov ha ricordato che a gennaio i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU hanno rilasciato una dichiarazione sull'inammissibilità di una guerra di questo tipo. «Questa è la nostra posizione di principio - ha sottolineato. Siamo guidati da questo, e ovviamente non vorrei vedere questi rischi gonfiati artificialmente ora, quando i rischi sono piuttosto significativi».

I negoziati con l'Ucraina continuano

Una escalation temperata solo in parte dall'annuncio che i negoziati con l'Ucraina andranno avanti. Anche se Lavrov non rinuncia a lanciare una frecciata aggiuntiva: «La buona volontà ha i suoi limiti. E se non è reciproca questo non contribuirà al processo negoziale».

Poi l'assicurazione che «noi continueremo a portare avanti negoziati con la delegazione del (presidente ucraino) Volodymir Zelensky, e i contatti proseguiranno». Il ministro ha comunque accusato Zelensky «di fingere» di negoziare, alludendo al suo passato sul palcoscenico. «È un buon attore» ma, ha sottolineato, a un'attenta osservazione delle sue parole «emergeranno mille contraddizioni».

Infine non ha trascurato di gettare un po' d'acqua sul fuoco dichiarandosi fiducioso che «tutto finirà certamente con la firma di un accordo», i cui parametri, tuttavia, «saranno definiti dallo stato delle conquiste sul campo». Il riferimento al Donbass, e forse non solo ad esso, è fin troppo evidente.

06:43
06:43
Zelensky: «Qui si decide il destino del mondo democratico»

«Tutti nel mondo, anche coloro che non ci sostengono apertamente, concordano sul fatto che è in Ucraina che si decide il destino dell'Europa, il destino della sicurezza globale, il destino del sistema democratico». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video-discorso, ripreso dai media internazionali.

06:41
06:41
Kuleba: «Guterres chieda a Putin l'evacuazione di Mariupol»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto al segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, di premere con Vladimir Putin per l'evacuazione della città di Mariupol nella sua visita al Cremlino di oggi. «È un cosa che l'ONU è in grado di fare», ha detto il ministro di Kiev in un'intervista all'Associated Press esprimendo tuttavia la preoccupazione che Guterres possa «cadere nella trappola» di Mosca. Kuleba ha anche espresso apprezzamento per la visita a Kiev dei segretari di Stato e alla Difesa americani Antony Blinken e Lloyd Austin, definendoli «due rappresentanti del Paese che ha fatto di più per l'Ucraina».

06:37
06:37
Biden pensa ad aiuti per la crisi alimentare globale

L'amministrazione Biden sta valutando un pacchetto da 5 miliardi di aiuti per fare fronte alla crisi alimentare globale provocata dalla guerra in Ucraina. Lo riferiscono fonti informate all'agenzia Bloomberg.

La proposta avrebbe al Congresso il sostegno bipartisan di repubblicani e democratici. Nel weekend il senatore dem Chris Coons ha guidato una delegazione USA a Roma per fare il punto con i vertici della FAO sulla situazione in Medio Oriente, Africa e altri Paesi in difficoltà in tutto il mondo.

06:31
06:31
«La NATO è in guerra per procura con Mosca»

La NATO, armando l'Ucraina, effettivamente entra in una guerra per procura contro la Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, riporta la Tass. Le armi fornite dall'Occidente all'Ucraina, ha aggiunto Lavrov, si diffonderanno nei Paesi da cui provengono.

06:27
06:27
Il punto alle 06.00

Nella serata di ieri è arrivata la notizia della scoperta di una nuova fossa comune a Mariupol, la terza, trovata nel villaggio di Staryi Krym. Ne ha dato notizia su Telegram il consiglio comunale di Mariupol, riferisce Ukrinform. «Una fossa comune è stata trovata nel villaggio di Staryi Krym».

Mentre durante la notte sono arrivate le parole di Serghei Lavrov, il ministro degli Esteri russo, che ha messo in guardia contro il pericolo «reale» di una terza guerra mondiale. Pur ribadendo che Mosca proseguirà i negoziati di pace con Kiev. «La buona volontà ha i suoi limiti. E se non è reciproca questo non contribuirà al processo negoziale» ma «noi continueremo a portare avanti negoziati con la delegazione del (presidente ucraino) Volodymir Zelensky, e i contatti proseguiranno», ha detto Lavrov.

Il ministro degli Esteri russo ha anche aggiunto che per Mosca una guerra nucleare è inaccettabile. Lo ha riportato la Tass.