Il punto

Putin sulle aziende tech occidentali: «Dobbiamo strangolarle»

Il leader del Cremlino ha risposto alle preoccupazioni delle imprese locali, che starebbero «perdendo miliardi» complice la presenza nel Paese di colossi come Zoom e Microsoft
©Alexander Kazakov
Red. Online
27.05.2025 16:45

Le compagnie tech occidentali che operano ancora in Russia ma che, agli occhi del Cremlino, agiscono contro gli interessi del Paese? Dovrebbero essere «strangolate». Parola di Vladimir Putin. Da tempo, come noto, nella Federazione le autorità stanno cercando di sostituire software e servizi stranieri con alternative nazionali. Ieri, al riguardo, il presidente russo è stato chiaro. Anzi, chiarissimo: «Dobbiamo strangolarle, lo dico senza esitazione» ha detto lo stesso Putin durante un incontro al Cremlino con i leader delle imprese tech. Putin, nello specifico, ha risposto a una lamentela dell'amministratore delegato di Iva Technologies, Stanislav Iodkovsky, secondo cui le imprese locali stanno «perdendo miliardi» perché aziende come Zoom e Microsoft non si sono ritirate completamente dal mercato russo. «Dobbiamo rispondere a tono, rispecchiare le loro azioni» ha aggiunto il leader del Cremlino. Alla domanda sui consumatori russi che ancora si affidano a software e servizi stranieri, Putin ha risposto che la sua proposta li aiuterà a liberarsi dalle «cattive abitudini».

Centinaia di aziende occidentali, lo sappiamo, hanno lasciato la Russia o hanno ridotto le loro operazioni nel Paese dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina nel febbraio 2022. In risposta, il Cremlino ha imposto costi di uscita elevati alle aziende rimaste. «Non abbiamo cacciato nessuno» ha ribadito dal canto suo Putin. «Abbiamo fornito loro le condizioni più favorevoli per lavorare nel nostro mercato, ma loro stanno cercando di strangolarci».

Il presidente ha aggiunto che la Russia non «stenderà il tappeto rosso» per aziende come McDonald's, che aveva venduto le sue attività in Russia nel 2022 e che, in vista di un possibile cessate il fuoco o un accordo di pace, non disdegnerebbe un ritorno. La catena di fast food statunitense è stata rapidamente sostituita da Vkusno i Tochka, un rebranding virtuale di McDonald's. Nel contesto degli sforzi del presidente americano Donald Trump per reimpostare le relazioni con Mosca e mediare la fine della guerra in Ucraina, sono emerse voci secondo cui alcune aziende occidentali starebbero cercando di rientrare nel mercato russo. Tuttavia, Putin ha avvertito che qualsiasi ritorno sarebbe stato accompagnato da rigide condizioni protezionistiche. Al contempo, i leader commerciali e i funzionari economici russi affermano di non aver riscontrato finora alcun interesse da parte delle aziende straniere a riavviare le loro attività nel Paese. Le aziende occidentali, dal canto loro, ufficialmente affermano di continuare a vedere dei rischi nell'operare in Russia.