Putin vara la legge per arruolare chi ha procedimenti penali aperti

Vladimir Putin ha firmato due leggi che consentono l'arruolamento nell'esercito russo di persone nei confronti delle quali vi sono procedimenti penali in corso. Lo riporta la testata online Meduza.
La prima legge consente, durante la mobilitazione o in tempo di guerra, di concludere contratti di servizio militare con imputati i cui casi sono dinanzi al tribunale di primo grado. La seconda prevede l'esenzione dalla responsabilità penale degli imputati che firmano un contratto di arruolamento con il ministero della Difesa russo o sono richiamati alle armi con una mobilitazione.
Durante il servizio militare i procedimenti penali nei confronti di queste persone saranno sospesi e la misura cautelare sarà annullata. Procedimenti penali e misure restrittive (arresti domiciliari, custodia in carcere, ecc.) verranno cancellati definitivamente per gli imputati che ricevono onorificenze statali o lasciano l'esercito a causa di ferite, dell'età o della fine del periodo di arruolamento.
La legge viene varata nel pieno dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino. Secondo diversi osservatori, le forze russe in questi anni di guerra hanno arruolato migliaia di detenuti per la guerra in Ucraina.