Elettricità

Qualità alta con qualche blackout di troppo

Nel 2017, la durata media della panne per ogni consumatore era invece di 20 minuti, indica oggi la Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) presentando il rapporto annuale
Foto Archivio CdT
Red. Online
06.06.2019 13:26

BERNA - La qualità dell’approvvigionamento elettrico rimane elevata nella Confederazione, sebbene lo scorso anno, in media, ogni consumatore finale abbia subito un’interruzione di corrente della durata di 23 minuti. Il rischio di blackout rimane, in particolare per quanto riguarda il mercato internazionale.

Nel 2017, la durata media della panne per ogni consumatore era invece di 20 minuti, indica oggi la Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) presentando il rapporto annuale. L’aumento, pari a una quota del 15%, è da ricondursi principalmente alla tempesta Burglind che ha investito la Svizzera nel gennaio 2018.

Espresso in altri valori, più di un consumatore su tre nel 2018 ha dovuto far fronte a un’interruzione di corrente - pianificata o non pianificata - pari a circa un’ora. A livello internazionale, tuttavia, la qualità dell’approvvigionamento rimane «molto elevata», sostiene l’ElCom.

Flussi non pianificati

Sul piano della rete, l’ElCom richiama l’attenzione sui flussi di carico non pianificati, ovvero l’elettricità proveniente dal commercio internazionale che passa inosservata attraverso la Svizzera. Questi flussi sovraccaricano temporaneamente la rete in modo eccessivo, in particolare durante l’inverno, generando un effetto «a collo di bottiglia». L’ultimo blackout in ordine di tempo si è registrato lo scorso 20 maggio, a causa di un sovraccarico della rete dovuta all’esportazione di energia elettrica verso la Germania. In seguito, l’operatore nazionale della rete elettrica Swissgrid ha lanciato un grido d’allarme per l’assenza di un accordo elettrico con l’Unione europea. La Confederazione è infatti esclusa dai modelli dell’UE per il calcolo dei flussi di carico e per l’assegnazione delle capacità elettriche dei partner europei.

L’ElCom, dallo scorso inverno, ha tuttavia trovato una soluzione provvisoria che permette alla Svizzera - a determinate condizioni - di limitare il commercio dall’Europa centrale verso la Francia per evitare il sovraccarico della rete. Attualmente sono in corso discussione con i paesi limitrofi per trovare una soluzione permanente.

Tariffe stabili

Le tariffe dell’elettricità, secondo la Commissione, sono rimaste complessivamente stabili da un decennio a circa 20,4 centesimi per chilowattora (kWh), sebbene vi siano notevoli differenze tra i diversi componenti. Le «tariffe per l’utilizzazione della rete», ovvero il prezzo per il trasporto di elettricità dalla centrale al consumatore, sono diminuite tra il 2010 e il 2019 di circa il 7%, passando da 10, a 9,4 centesimi per kWh. Le tariffe variano tuttavia a seconda del cantone e del gestore di rete.

I prezzi dell’energia sono invece calate del 13%, da 8,5 centesimi nel 2010 a 7,4 nel 2019. Ciò, spiega l’ElCom, è dovuto alla maggior concorrenza e alla riduzione del prezzo del carbone, del gas e del CO2 sui mercati. In aumento invece i tributi agli enti pubblici, passati da 0,9 a 1,3 centesimi in un decennio (+44%). Nello stesso periodo, i contributi federali per la promozione delle energie rinnovabili (RIC) e per il risanamento ecologico degli impianti idroelettrici hanno registrato un aumento ancora maggiore, pari al 475% (2010: 0,4 ct./kWh, 2019: 2,3 ct./kWh). Il settore e il regolatore non hanno alcuna influenza sull’ammontare dei tributi, sottolinea l’ElCom.

Prospettive

Il 2019 si annuncia essere un anno di transizione importante in ambito elettrico: nella seconda metà dell’anno vi sarà l’entrata in vigore della Strategia Reti elettriche, oltre alla revisione della legge sull’approvvigionamento elettrico nel 2020. Tra le preoccupazione maggiori vi è l’approvvigionamento nei mesi più freddi: in futuro in Svizzera vi sarà infatti da fare i conti con un calo dell’elettricità proveniente dal nucleare e dalla diminuzione della produzione di carbone. L’ElCom ha inoltre realizzato uno studio con quattro scenari sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico per il 2025: a meno di situazioni straordinarie, essa dovrebbe essere garantita in ogni caso.