Lo studio

Quando i laureati ticinesi non tornano più a casa

Secondo i dati dell’Ufficio di statistica, tra chi si è formato oltre San Gottardo, in media, soltanto il 57% rientra in Ticino - Tra chi frequenta USI e SUPSI, rimane nel territorio il 90% dei giovani - Danilo Bruno: «Fatica a restare chi ha studiato scienze esatte e tecniche, ma anche medicina e farmacia»
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Martina Salvini
21.03.2024 06:00

Quanti laureati ticinesi tornano «a casa» dopo aver terminato gli studi? O, per dirla diversamente, quanti giovani scelgono di rimanere a vivere e lavorare oltre San Gottardo? Per la prima volta, uno studio è in grado di fornire una risposta a un tema caldissimo. L’analisi pubblicata qualche giorno fa dall’Ufficio cantonale di statistica, infatti, ha rilevato il luogo di domicilio dei laureati ticinesi negli anni seguenti all’ottenimento del titolo accademico. In pratica, i laureati sono stati suddivisi per annate, a partire dal 2012, e sono stati «seguiti» nei cinque anni successivi. Il risultato? Dopo cinque anni dalla laurea, la percentuale di chi risiede in Ticino è più bassa rispetto a quella osservata dopo un solo anno dalla fine degli studi. In particolare, circa sette laureati su dieci risultano residenti in Ticino. Ma non basta, perché se prendiamo in considerazione unicamente coloro che hanno studiato fuori cantone, la percentuale di chi fa ritorno in Ticino oscilla, a seconda degli anni, tra il 54 e il 60%. Insomma, solo uno su due decide di tornare a casa e cercare lavoro qui, mentre una parte consistente rimane oltre San Gottardo.

Dopo uno e dopo cinque anni

«L’analisi - spiega Danilo Bruno, collaboratore scientifico dell’USTAT e autore della ricerca - ha preso in considerazione unicamente le persone che hanno conseguito quei titoli di studio dopo i quali si accede generalmente al mondo del lavoro. Inoltre, per ciascun individuo è stato considerato il titolo accademico più recente, escludendo invece chi, dopo il titolo, ha intrapreso nuove formazioni universitarie». Innanzitutto, premette lo studio, la stragrande maggioranza dei laureati conserva ancora il domicilio in Ticino al momento dell’ottenimento del titolo: quasi 9 su 10. «Infatti, in generale, i giovani non cambiano domicilio principale durante gli studi. Compresi coloro che si formano fuori cantone». Il cambio di domicilio, di solito, avviene quando il laureato intraprende un’attività lavorativa stabile. Se guardiamo le tabelle a un anno dalla laurea, si nota che la maggior parte dei laureati ticinesi risulta ancora domiciliata nel nostro cantone. Questa quota, però, diminuisce passando da un anno all’altro: è dell’86% tra i laureati del 2012 e scende al 78% tra quelli del 2021. Se però osserviamo i dati dopo cinque anni dal conseguimento del titolo, le cose cambiano. Complessivamente, la percentuale di chi risiede ancora in Ticino è più bassa: poco meno di tre quarti dei laureati risulta ancora nel nostro cantone, ossia sette su dieci. Anche qui, non mancano le oscillazioni tra i vari anni. Ad esempio, scrive l’USTAT, «si passa da un massimo di 74,4% per la coorte di laureati nel 2012 a un minimo di 68,2% per la coorte di laureati nel 2017».

Chi rimane e chi se ne va

Se però si separano i dati di chi ha studiato qui e di chi invece si è formato oltre San Gottardo, i risultati appaiono ancora più interessanti. Tra chi ha conseguito una laurea all’USI o alla SUPSI, poco meno del 90% è domiciliato in Ticino a cinque anni dall’ottenimento del titolo. Tra questi, la maggior parte ha studiato alla SUPSI. «In questa categoria - osserva Bruno - ci sono anche docenti di scuola dell’infanzia e docenti delle scuole elementari. Dobbiamo quindi tenere presente che chi decide di studiare qui probabilmente lo fa perché ha già l’idea di rimanere a lavorare e a vivere in Ticino». Al contrario, tra chi si è formato nel resto della Svizzera, la quota di domiciliati in Ticino dopo cinque anni scende parecchio, oscillando tra il 54 e il 60%. «Lo studio non è in grado di sondare le ragioni per cui un laureato decide di fare ritorno in Ticino», evidenzia Bruno. «Possiamo presumere, però, che concorrano una serie di fattori: dalle relazioni sociali intessute durante gli anni di studio fuori cantone alle opportunità lavorative». Ma quali profili tendono a rientrare? Qui la statistica dice qualcosa di più. «Mediamente - spiega Bruno - chi ha studiato scienze esatte e naturali ha un minor tasso di presenza in Ticino a cinque anni dal titolo, attorno al 45%. Seguono i laureati in scienze tecniche (50%), e in farmacia e medicina (51%). Al polo apposto troviamo invece chi ha studiato diritto: il 74% a cinque anni dalla laurea risulta domiciliato qui». Tra coloro che sembrano tornare meno in Ticino, invece, ci sono i profili super qualificati: solo il 37% di chi possiede un dottorato di ricerca decide di rientrare.