Quando la partecipazione è già una grande vittoria

Si concludono in Austria i World Winter Games invernali di Special Olympics
Red. Online
24.03.2017 06:01

È la più imponente rassegna di sport invernali svoltasi negli ultimi anni la kermesse che quest'oggi chiude i battenti in Austria: sono i World Winter Games di Special Olympics che per una dozzina di giorni hanno radunato nelle località di Schladming, Graz e Ramsau oltre 2700 atleti con disabilità intellettiva che, supportati da 1100 coach e da tremila volontari provenienti – così come i partecipanti – da 107 differenti nazioni, hanno dato vita ad un fitto calendario di competizioni che, al di là dell'elemento agonistico, ha acceso i riflettori sulle politiche attuate nel mondo per la loro inclusione nella società, con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica ed abbattere ogni pregiudizio e forma di emarginazione.

Nove le discipline in cui questo esercito di atleti si è cimentato. Tra loro anche i componenti della folta delegazione svizzera, composta da ben 71 persone tra le quali 15 ticinesi: un capodelegazione (Aldo Doninelli), tre coach (Enea Pansera, Alessia Della Bruna e Jimmy Storni), i dieci componenti della squadra di floorhockey (Sandra Caranzano, Astrid Tomasina, Ivan Andrijanic, Ciro Bondolfi, Davide Ciampini, Carlo Gugelmann, Giovanni Menini, Mirko Mordasini, Davide Nicora e Ramon Perez) e lo sciatore Raffaele Gaballo, 25enne di Figino che se ne torna a casa con una medaglia d'argento conquistata nel Super-G e un quinto posto ottenuto nello slalom gigante.

In questo articolo: