Focus economia

Quando l’Europa ha buone posizioni: gli USA sono leader, ma non in tutto

Nel campo dell’inflazione e sul versante del debito pubblico il quadro europeo è migliore rispetto a quello d’oltreoceano – L’economia a stelle e strisce sta mantenendo i suoi primati nel ritmo di crescita e nell’andamento complessivo del mercato del lavoro
© Shutterstock
Lino Terlizzi
Lino Terlizzi
27.05.2024 06:00

Nell’ambito delle economie avanzate, dunque lasciando fuori dal discorso le economie emergenti, si parla spesso delle differenze esistenti tra Stati Uniti ed Europa. In genere vengono messe in luce soprattutto le leadership degli USA, indicati come nettamente vincitori nel confronto economico tra le due sponde dell’Atlantico. Le leadership americane ci sono, ma non su tutti i terreni. La realtà è che ci sono anche versanti in cui l’Europa, intesa come Unione europea ma non soltanto, ha posizioni migliori rispetto agli USA. È interessante dunque vedere qual è la situazione attuale per quel che concerne quattro capitoli importanti: crescita economica, inflazione, disoccupazione, rapporto debito pubblico/Prodotto interno lordo.

Espansione e rincaro

I dati sono del Fondo monetario internazionale per gli USA e per i Paesi europei non UE (pubblicati in aprile), della Commissione europea per l’UE (resi noti questo mese). Nella crescita economica il passo degli USA è buono. L’aumento del PIL americano è stato del 2,5% nel 2023 e la previsione è ora di un 2,7% nel 2024. L’Unione europea a 27 ha avuto un incremento dello 0,4% l’anno scorso e dovrebbe registrare un più 1% quest’anno; è già molto positivo che non ci sia recessione annua (l’Europa è stata più colpita da geopolitica e guerre), ma la velocità è minore. Ma vediamo anche due esempi significativi fuori dall’UE. Musica analoga per il Regno Unito, che ha avuto una crescita dello 0,1% nel 2023 e dovrebbe averne una dello 0,5% nel 2024. La Svizzera, dal canto suo, viaggia un po’ meglio, con un aumento del PIL dello 0,8% l’anno scorso e un 1,3% previsto per quest’anno.

Nel campo dell’inflazione le cifre europee si avviano invece ad essere migliori rispetto a quelle statunitensi. L’inflazione media annua degli USA, che è stata del 4,1% nel 2023, dovrebbe attestarsi al 2,9% nel 2024. Nell’Unione europea il rincaro medio dovrebbe scendere dal 6,4% dell’anno scorso al 2,7% di quest’anno. Una discesa accentuata dell’inflazione dovrebbe esserci anche nel Regno Unito, che dovrebbe passare dal 7,1% del 2023 al 2,5% del 2024. La Svizzera, che ancora una volta è riuscita a limitare molto il rincaro, dovrebbe scendere dal 2,1% dell’anno scorso all’1,5% di quest’anno. Sia l’UE sia il Regno Unito si stanno ora avvicinando all’obiettivo del 2% medio annuo più velocemente degli USA. La Svizzera è attualmente dentro il suo obiettivo dello 0%-2%.

La disoccupazione

Le cifre tornano ad essere a favore degli Stati Uniti nella disoccupazione. Il tasso medio annuo di senzalavoro negli USA è stato del 3,6% nel 2023 e non dovrebbe andare oltre il 4% nel 2024. Situazione diversa nell’Unione europea, dove il tasso di disoccupazione dovrebbe quest’anno rimanere allo stesso livello dell’anno scorso, cioè al 6,1%. Il Regno Unito si è attestato al 4% nel 2023 e dovrebbe avere un aumento limitato al 4,2% quest’anno. Anche la Svizzera dovrebbe contenere i danni, passando dal 2% dell’anno scorso al 2,3% di quest’anno. Tolta la Svizzera, che fa parte della ristretta cerchia dei Paesi a disoccupazione molto bassa, per il resto gli USA sul versante del mercato del lavoro vanno meglio del Regno Unito e, ancor più, dell’Unione europea.

Ma l’UE nel suo complesso va invece nettamente meglio degli Stati Uniti nel campo dell’indebitamento pubblico. Ci sono Paesi europei che su questo terreno stanno peggio degli USA, vedi Italia e Grecia, ma ce ne sono tanti altri dentro e fuori l’UE che hanno al contrario una posizione molto meno pesante. Gli USA hanno avuto un rapporto debito pubblico /PIL del 122% nel 2023 e dovrebbero essere al 123% nel 2024. L’Unione europea ha registrato un 82% l’anno scorso e dovrebbe mantenere questa percentuale quest’anno. In posizione intermedia tra UE e USA si colloca il Regno Unito, con un 101% nel 2023 e un 104% nel 2024. La Svizzera, con il suo consolidato freno all’indebitamento, resta a percentuali decisamente più basse: 38% l’anno scorso e 36% previsto per quest’anno.

I conti statali

La buona crescita economica USA è stata insomma ottenuta in parte attraverso la forza autentica del sistema Paese e in parte però anche attraverso un debito pubblico che è ormai molto ampio e che rischia di dare problemi in futuro al gigante americano e alla sua moneta. L’Europa deve certamente ritrovare la via per una crescita economica più robusta, ma ha nel complesso un fardello ben minore per quel che riguarda il debito pubblico. Il Regno Unito ha pure un problema di indebitamento alto, ma non ai livelli degli USA. La Svizzera resta tra i Paesi a basso debito pubblico. L’UE è ancora sopra il tetto del 60% ma ha una situazione nettamente migliore rispetto agli USA, con ben 40 punti percentuali in meno di indebitamento.