Quando una notizia vecchia rilanciata alimenta la disinformazione

Uno dei filoni disinformativi più gettonato sui social network è quello di condividere notizie e avvenimenti del passato in maniera fuorviante con il risultato di farli sembrare attuali. Infatti, spesso questi contenuti vengono pubblicati aggiungendo o manipolando alcune informazioni per far sembrare l’episodio legato al presente, o senza il contesto necessario a far capire che si tratta di un evento accaduto in passato. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, vediamo insieme alcuni esempi.
Il viadotto danneggiato: notizia vecchia e falsa
A giugno 2023 è circolata su Facebook la foto di un cavalcavia che sembrerebbe essere danneggiato nella parte sottostante. Secondo chi ha condiviso l’immagine, si tratterebbe di un caso di scarsa manutenzione della Tangenziale di Napoli. In realtà, la foto risale al 2018, e non raffigura la Tangenziale, ma un tratto del viadotto ex strada statale 162 Dir, sempre a Napoli. Inoltre, al contrario di quanto interpretato da molti utenti dei social network, il cavalcavia si trova in buone condizioni e, come aveva spiegato all’epoca l’ufficio delle Infrastrutture del Comune di Napoli, quello che si vede in foto non è né un cedimento, né il risultato di una mancata manutenzione dell’infrastruttura ma la normale congiuntura tra due parti della struttura.
La mozione sui vaccini già conclusa
Sempre questo mese su Facebook è stato chiesto alle persone di protestare, tramite una raccolta firme, contro la mozione presentata da Maria Stella Gelmini sulla vaccinazione obbligatoria che si sarebbe votata il 22 settembre. Anche in questo caso si tratta di un evento realmente accaduto, ma che risale a maggio 2020. In quel periodo, a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19, Mariastella Gelmini, al tempo deputata del partito di centrodestra Forza Italia e attualmente senatrice del partito di centro Azione, aveva presentato la richiesta di introdurre l’obbligo vaccinale antinfluenzale per i soggetti a rischio, per gli ultra 65enni e per tutti gli operatori sanitari. All’epoca, per contrastare questa proposta, l’associazione civica Rinascimento Italia aveva lanciato sulla piattaforma www.orabasta.info una raccolta firme, attualmente conclusa.
Ken Loach e il premio al Torino film festival
Sempre su Facebook, a giugno 2023 si è diffusa la notizia secondo cui il regista britannico Ken Loach avrebbe rifiutato un premio a lui assegnato al Torino film festival. Questa decisione sarebbe stata presa in solidarietà con alcuni lavoratori di servizi di pulizia e sicurezza del Museo Nazionale del Cinema a Torino licenziati dopo aver denunciato intimidazioni e maltrattamenti e, in particolare. La notizia, però, risale a oltre dieci anni fa, ovvero a novembre 2012.