Quanti ritirano il secondo pilastro?

BERNA - Il Consiglio federale dovrebbe indicare, mediante statistiche, quante persone ritirano il capitale accumulato nella cassa pensione per l'acquisto di una casa e studiare quali conseguente simili prelievi hanno sulle assicurazioni sociali, specie per l'erogazione di prestazioni complementari da parte dell'assicurazione vecchiaia (AVS) e dell'assicurazione invalidità (AI). È quanto chiede una mozione di Urs Schwaller (PPD/FR) trasmessa oggi dal Consiglio degli Stati. Il dossier va al Nazionale.
Stando a Schwaller, il ritiro di capitale del II pilastro rischia in alcuni casi di ripercuotersi negativamente su AVS e AI. La cassa pensione non è stata concepita per l'acquisto di una casa, ha sostenuto, o per l'avvio di un'attività lavorativa indipendente. Non può essere compito dello Stato correre in soccorso di persone che si lanciano in operazioni rischiose.
Il consigliere federale Alain Berset ha detto di considerare seriamente il problema, ma di non essere sicuro che esista un legame diretto tra i prelievi dalla LLP e l'aumento delle prestazioni complementari dell'AVS/AI.
Ad ogni modo, il ricorso al II pilastro per l'acquisto di una casa è pratica assai diffusa: quasi il 60% dei nuovi proprietari si è avvalso di questa possibilità, prelevando in media 50 mila franchi, ha detto Berset citando uno studio della SUP di Lucerna. Il consigliere federale ha promesso entro fine anno uno studio sull'argomento in annesso alla riforma delle previdenza vecchiaia.
Sempre durante questa sessione, il Nazionale ha adottato una mozione simile di Ruth Humbel (PPD/AG), secondo cui la possibilità per i pensionati di ritirare parzialmente o totalmente il capitale del II pilastro andrebbe limitata, proprio per evitare di dover far capo alle prestazioni complementari.
Per la Humbel, bisognerebbe "limitare la possibilità di liquidazione in capitale nell'ambito della previdenza professionale obbligatoria; per le rendite esigue e le parti del capitale di vecchiaia che superano i 500.000 franchi essa dovrebbe tuttavia continuare a sussistere".