Nei cieli

«Quei filmati degli UFO sono autentici»

Gli oggetti non identificati sono stati immortalati dalla Marina militare Usa con sensori a infrarossi - Il portavoce: «Quelle incursioni sono solo una piccola parte di quello che vediamo nei nostri spazi aerei» - VIDEO
Red. Online
19.09.2019 12:28

La Marina militare statunitense ha riconosciuto l’autenticità di alcuni filmati che mostrano degli UFO sfrecciare a grande velocità nel cielo. Gli oggetti non identificati sono stati immortalati in tre video militari declassificati da UFO a UAP, ossia «fenomeni aerei non identificati» (UAP: Unidentified Aerial Phenomena). Lo ha confermato il portavoce della Marina Joe Gradisher alla CNN. I filmati in questione sono stati pubblicati tra il dicembre del 2017 e il marzo del 2018 dalla «To The Stars Academy of Arts & Sciences» e mostrano oggetti allungati in rapido movimento catturati da avanzate tecnologie a sensori infrarossi. In un filmato girato già nel 2004, i sensori a infrarossi hanno come target un oggetto volante che accelera dal lato sinistro dell’inquadratura, troppo rapidamente per consentire ai sensori di «riposizionarlo». Due altri video, entrambi del 2015, contengono inoltre tracce audio di due piloti di caccia che tentano di dare un senso a ciò che stanno vedendo. «È un fottuto drone, fratello», dice uno dei militari al collega.

Poi si sente tutto lo sbigottimento dei piloti: «Mio Dio! Vanno tutti controvento. Guarda che roba, amico!». Joe Gradisher ha spiegato all’emittente americana che la «trasparenza della Marina militare nei confronti di fenomeni aerei non identificati serve in gran parte a incoraggiare chi si esercita a segnalare incursioni aeree, che minacciano la sicurezza dei piloti», aggiungendo che «sono frequenti le incursioni nei nostri spazi di allenamento da parte di fenomeni aerei non identificati». Secondo il portavoce della Marina militare «quelle incursioni rappresentano un pericolo per la sicurezza di volo dei nostri aviatori e della riuscita delle nostre operazioni». I video mostrerebbero solo una piccola parte delle frequenti incursioni che si verificano nei campi di addestramento della Marina militare. Gradisher spiega inoltre che «per molti anni, i nostri piloti non hanno segnalato queste incursioni a causa della stigmatizzazione associata alla terminologia precedente (UFO: Unidentified Flying Object) e alle teorie su ciò che poteva esserci o meno in quei video».