Quel faro cittadino che illumina l’infanzia

Che la Città di Locarno fosse stata investita del label Unicef come «Comune amico dei bambini» già due anni fa non è un segreto. Poi però qualche inghippo pandemico ha fatto in modo che la cerimonia ufficiale di consegna della certificazione slittasse di un po’. Ebbene, oggi finalmente si è potuto festeggiare al Palacinema il raggiungimento di questo traguardo. «Di fatto Locarno diventa una città-faro nel cantone in materia di diritti dell’infanzia – ha spiegato la direttrice di Unicef Svizzera Bettina Junker –, che si è impegnata attivamente nel proteggere, promuovere e coinvolgere sistematicamente e attivamente i bambini e i giovani». Si tratta infatti del primo label «Comune amico dei bambini» assegnato in Ticino. La targhetta è così simbolicamente passata dalle mani di Junker a quelle del sindaco Alain Scherrer. «Essere i primi è un doppio motivo di orgoglio, con la speranza che questo faro possa attirare altre navi in questo porto e quindi altri Comuni. In generale c’è molta attenzione per i diritti dei bambini, ma il processo che abbiamo iniziato con Unicef ci ha resi ancora più consapevoli dell’importanza di questo lavoro e soprattutto dell’ascolto dei bambini, della concretizzazione dei loro desideri e dei progetti a loro dedicati come quello di dare un contenuto alla Rotonda».
«Coinvolgere i giovani»
I contatti con l’Organizzazione internazionale sono iniziati già nel 2016. Portati avanti concretamente grazie a sondaggi e workshop con i bambini delle scuole e i loro genitori. «È così nato un Piano d’azione con le richieste che sono emerse da questo lavoro. Adesso toccherà alla Città implementarlo, anche per poter mantenere questa certificazione che si rinnova ogni due anni», ha aggiunto la capo dicastero Socialità, giovani e cultura Nancy Lunghi. Uno su tutti, la Rotonda. «Abbiamo coinvolto i giovani per capire le loro esigenze». Ecco allora che potrebbe arrivare uno skatepark, ma anche panchine, fontane e un canestro. Senza dimenticarsi di un palco per permettere, a chi lo vorrà, di esibire i propri talenti o dare voce alle proprie idee. «Vogliono un luogo in cui sentirsi a proprio agio e che funga da punto d’incontro intergenerazionale».
Attività creative
Non è un caso che la consegna sia avvenuta proprio poco prima del 20 novembre, data che celebra la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. Per l’occasione, 12 classi di bimbi (dalla prima alla terza elementare) delle Scuole Saleggi hanno preparato dei disegni per rappresentare i loro numerosi diritti. Ogni classe aveva il proprio tema, hanno riflettuto insieme al docente e poi, individualmente o a gruppi, hanno da to sfogo alla loro creatività. Ieri al Palacinema c’erano anche loro, 250 adulti del futuro insieme alla loro energia e voglia di partecipazione. Grazie a queste iniziative diventeranno più consapevoli del loro ruolo nella società. I lavori saranno esposti al terzo piano del Palacinema al fino al 20 novembre.