Bellinzona

Quell’impegno che tiene vivo il tessuto sociale della Città

La Cerimonia di fine anno, tenutasi alla presenza di diverse autorità, ha premiato le personalità più meritevoli del 2025 — Mario Branda: «Contributo prezioso che ci fa andare avanti» — Norman Gobbi: «Un approccio di esempio per il Ticino»
© Ti-Press/Massimo Piccoli
Irene Solari
17.12.2025 22:01

«Non è un momento facile quello che stiamo attraversando. È quindi importante celebrare l’impegno che muove le cose facendo avanzare la nostra città, quello di chi ha contribuito a creare e alimentare il prezioso tessuto che ci tiene insieme e che ci fa sentire parte di una comunità». Il sindaco di Bellinzona Mario Branda, nel suo discorso per la Cerimonia di fine anno della Città, ha tirato le fila dei dodici mesi trascorsi riflettendo su quanto accaduto, «su cosa ci attende e su cosa possiamo sperare per l’anno venturo». Insieme a lui, all’evento tenutosi stasera al teatro Sociale, oltre a diverse autorità anche la prima cittadina Martina Malacrida Nembrini e il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi. Nel corso della serata, presentata da Julie Meletta e animata dalle esibizioni dei ragazzi della Diamonds dance company di Giubiasco, le autorità hanno premiato le personalità che più si sono distinte durante il 2025 nella capitale.

Valore portato in alto

Riconoscimenti che quest’anno sono andati al fotografo Massimo Pacciorini-Job per la cultura, a Matteo Gervasoni - giovane talento dell’unihockey - per lo sport e, infine, la menzione speciale è stata attribuita alla Società dei Commercianti di Bellinzona. «Celebriamo delle persone che hanno dato un contributo significativo alla capitale, portando alto il suo nome in Ticino, in Svizzera e anche a livello internazionale. Attraverso di voi Bellinzona parla al mondo», ha evidenziato Martina Malacrida Nembrini nel suo intervento. «Una città giusta crea possibilità nella scuola, nella cultura, nello sport e nelle politiche sociali: quando il talento incontra l’opportunità, quando l’impegno trova sostegno, allora nascono risultati che parlano a tutti. E Bellinzona è capace di accompagnare ogni percorso, ogni montagna da scalare». Le ha fatto eco Norman Gobbi, che frequenta e vive quotidianamente la capitale. «È una città che si è evoluta molto, quando frequentavo il liceo sentivo parlare il dialetto. Mentre ora per le strade si sente anche l’inglese, qualcosa di impensabile solo qualche decennio fa». La Turrita è stata capace di mantenere le sue radici solide e ben radicate al territorio ma, al contempo, di aprirsi all’innovazione, ha evidenziato il presidente del Consiglio di Stato. «Ha saputo tutelare il patrimonio ereditato dalle generazioni precedenti, permettendo di costruirne uno nuovo. Questo approccio fa bene alla città ed è un esempio per tutto il Ticino, è quella che chiamerei ‘‘la lezione di Bellinzona’’».

Cultura, sport e tradizione

«Massimo Pacciorini-Job per anni con i suoi scatti ha saputo catturare mondi privati e pubblici della nostra città, costruendo un grande racconto. Ha tramandato il suo sapere insegnando e creando uno spazio di incontro con la sua galleria d’arte di Giubiasco», ha evidenziato Renato Bison, capodicastero Educazione, cultura, giovani e socialità, nella sua laudatio per il fotografo. A consegnare il riconoscimento a Matteo Gervasoni - classe 2007 e con vari titoli anche internazionali all’attivo - è stato invece Vito Lo Russo, capodicastero Anziani e ambiente, che ha sottolineato l’importanza dello sport nella vita e nelle relazioni sociali, oltre alla capacità della Turrita di valorizzare giovani talenti. Infine Fabio Käppeli, vicesindaco e capodicastero Finanze, economia e sport, ha conferito la menzione speciale alla Società dei Commercianti, «capace da 50 anni di tramandare con costanza e impegno il successo del tradizionale mercato bellinzonese». Una tradizione cittadina «pensata inizialmente per il pubblico locale ma che poi è stata capace di diventare un vero motore del turismo».

Orizzonti futuri

Branda nel suo discorso ha ancora richiamato l’attenzione oltre che sui tragici conflitti mondiali, sui fenomeni legati alle bigtech, ai giganti dei social media e dell’intelligenza artificiale «che hanno acquisito il potere di influenzare esistenze ed opinioni. Si stanno rafforzando approcci autoritari, nuovi poteri che combinano controllo tecnologico, dati digitali, informazioni e capacità finanziarie per veicolare una propria visione». In tal senso il sindaco ha ribadito la necessità di un’informazione imparziale e non «filtrata dagli algoritmi dell’IA» e ha evidenziato l’importanza del voto a sostegno del canone radiotelevisivo. Infine, complimentandosi ancora con i premiati per il loro impegno e la loro dedizione, Branda ha chiosato: «Non so se a Natale siamo davvero più buoni ma so che sono queste le cose che ci aiutano a stare meglio».

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