L'evento

«Questo 8 maggio è due volte importante per la CRSS»

Stamattina nella sede di Lugano, in occasione della Giornata mondiale della Croce Rossa, la Sezione del Sottoceneri ha inaugurato le sale conferenze dedicate alla memoria del presidente onorario Giorgio Foppa – FOTO e VIDEO
© Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Irene Solari
08.05.2023 19:30

L'8 maggio è una data speciale per la Croce Rossa: ricorre infatti la Giornata mondiale nel giorno della nascita del fondatore Henry Dunant, che quest'anno vede il suo 195.esimo anniversario. E oggi, a Lugano, la ricorrenza è stata ancora più speciale e sentita: la Sezione Sottoceneri della Croce Rossa (CRSS) ha colto l’occasione per ricordare anche il presidente onorario, l'avvocato Giorgio Foppa, scomparso improvvisamente lo scorso gennaio. E, per farlo, ha inaugurato in sua memoria le sale conferenze della propria sede in via alla Campagna.
In occasione di questo evento speciale abbiamo incontrato Simona Salzborn, vicepresidente CRSS e responsabile del volontariato, e Pier Giorgio Donada, già vicepresidente della Sezione Luganese e socio onorario della Sezione Sottoceneri.

Impegno e lungimiranza

È un ricordo commosso quello di Pier Giorgio Donada, che oggi celebra doppiamente la giornata dell'8 maggio, presentando anche la laudatio. «Questa è una giornata molto significativa per me: siamo qui per onorare la persona di Giorgio Foppa e rendergli omaggio per tutto quello che ha dato alla nostra sezione». Ed è proprio merito del presidente onorario se oggi ci troviamo in questa sede di via alla Campagna a Lugano, ci spiega il nostro interlocutore: «È stato grazie al suo impegno, alla sua lungimiranza e alle sue doti umanitarie che, dopo alcuni problemi e dopo aver scartato altre eventuali sedi, abbiamo trovato questa nuova struttura».

Conoscevo molto bene Giorgio Foppa e rispecchiava nella sua persona i sette principi fondamentali della Croce Rossa
Pier Giorgio Donada, già vicepresidente della Sezione Luganese e socio onorario della Sezione Sottoceneri

Una figura di spicco quella di Foppa che, oltre ad aver ricoperto diversi ruoli di rilievo all'interno della Croce Rossa, ne rappresentava anche appieno la missione, come racconta Donada: «Lo conoscevo molto bene e devo dire sinceramente che rispecchiava nella sua persona i sette famosi principi fondamentali della Croce Rossa: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, unità, universalità e volontariato. Ha dato molto a questa istituzione». Il ricordo più speciale per Donada risale allo scorso ottobre, «pochi mesi prima che ci lasciasse a gennaio di quest'anno», proprio qui a Lugano: «Eravamo a una conferenza e avevamo parlato tanto insieme dei nostri anni giovanili, gli anni Sessanta, senza dimenticare tutto quello che abbiamo trascorso nella Croce Rossa. Perché con lui abbiamo praticamente girato tutta la Svizzera, partecipando alla conferenza dei presidenti, alle assemblee dei delegati e devo dire che veramente oggi l’avvocato Foppa mi manca». Ma il ricordo resta vivo anche grazie alla presenza alla cerimonia della moglie, Maya Foppa. Come ricorda il nostro interlocutore: «Lei è sempre stata un sostegno per lui, erano proprio due persone che si completavano».

Giorgio Foppa è entrato nel 1979 all'interno della Sezione del Luganese di Croce Rossa Svizzera e dal 1981, per 20 anni, ne è stato presidente. Sotto la sua presidenza sono state introdotte diverse nuove prestazioni tra le quali il centro di ippoterapia, la biblioteca a domicilio – fortemente voluta dalla moglie Maya Foppa – e il centro di ergoterapia, ed è grazie al suo impegno che è stata istituita l’attuale sede della Croce Rossa a Lugano. Al termine del suo mandato nel 2001, è stato nominato presidente onorario dall’assemblea. Dal 1999 al 2003 ha ricoperto inoltre la carica di presidente di Croce Rossa Ticino e altre cariche in seno a Croce Rossa Svizzera: vicepresidente della Croce Rossa Svizzera (dal 1985 al 1992), membro del Consiglio direttivo della Croce Rossa (dal 1992 al 1999) e vicepresidente della fondazione Croce Rossa e del Centro di formazione di Nottwil (dal 1987 al 2000).
La nostra è sì un'organizzazione mondiale ma siamo anche presenti sul territorio ticinese, non soltanto all’estero e in situazioni di catastrofi
Simona Salzborn, vicepresidente CRSS

A sostegno di tutte le persone fragili

Insieme alla vicepresidente Simona Salzborn abbiamo invece parlato della missione e degli obiettivi della CRSS nel 2023, che può contare una sezione del Luganese attiva da oltre un secolo al fianco dei più vulnerabili. «Gli obiettivi della Croce Rossa sono quelli di sempre, cioè di essere di sostegno alle persone fragili, di qualunque nazionalità, etnia, fascia d’età o ceto sociale. Questo è l’obiettivo che c’è da quando la Croce Rossa è stata fondata e che continuerà per l’anno prossimo e per gli anni futuri», ci spiega Salzborn. In particolare, oggi, in occasione della Giornata mondiale, la vicepresidente vuole ribadire l'importanza della presenza capillare della CRSS: «In questa giornata è molto importante per noi per essere presenti sul territorio, per dare visibilità al nostro movimento e anche per cercare di aumentare il numero dei volontari che poi vengono a operare con noi». Un modo anche per sensibilizzare la comunità anche sulla raccolta dei fondi, «perché noi viviamo tanto di donazioni e di lasciti», ma soprattutto, aggiunge la nostra interlocutrice, «per far sentire la presenza di un’organizzazione che è sì mondiale ma che è anche presente e viva sul territorio, perché è aiuto alla popolazione che vive qui e non soltanto all’estero e in situazioni di catastrofi».

È importante cercare di creare una società che sia solidale e attenta al prossimo, soprattutto in questo mondo sempre più individualistico
Simona Salzborn, vicepresidente CRSS

Creare un mondo più umano

Sensibilizzazione e volontariato, in particolare, sono due elementi importanti per la Sezione Sottoceneri, come ci spiega Salzborn: «Attualmente disponiamo di circa 350 volontari operanti nel Sottoceneri, prima erano 400, poi sono diminuiti un pochino a seguito della pandemia, che ha fatto desistere diverse persone dal volontariato. Però ora i bisogni sono tali che stiamo cercando di accrescere questo numero. Anche perché si tratta di un’esperienza arricchente per tutti, sia per le persone che vengono aiutate, sia per le persone che aiutano». E le cifre annuali parlano chiaro: la CRSS ha all'attivo 45.000 ore di volontariato, 1.000 famiglie aiutate, 4.500 ore di cure a domicilio per i bambini e 2.200 persone formate. Non solo. Il volontariato è fondamentale anche per perseguire la missione di creare un mondo più umano, più orientato sugli altri, aggiunge la vicepresidente: «È importante cercare di creare una società che sia solidale, attenta al prossimo e ai suoi bisogni e che abbia un’apertura sull’altro. Soprattutto in questo mondo che sta diventando un po’ individualistico. Un'attenzione che è fondamentale e che è una delle missioni della Croce Rossa».

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