Raccolta separata della plastica: «Ancora parecchie incognite»

Mancano meno di sei mesi all’obbligo della raccolta separata della plastica proveniente dalle economie domestiche al quale dovranno sottostare tutti i Comuni ticinesi. Obbligo che, come deciso dal Consiglio di Stato, scatterà infatti dal prossimo 1. giugno. L’obiettivo, aveva spiegato il direttore del Dipartimento del territorio lo scorso mese di novembre, è quello di uniformare per tutti gli enti locali ticinesi la raccolta separata della plastica favorendone il recupero ed il riciclaggio attraverso un sistema che garantisca il minor impatto sull’ambiente. Come si sta organizzando la Città di Locarno, che fino ad ora non ha mai offerto questo tipo di servizio, per rispettare questa scadenza? «Stiamo approfondendo le modalità per offrire alle cittadine ed ai cittadini una raccolta centralizzata della plastica, ma le incognite sono ancora parecchie», risponde al CdT il municipale Pierluigi Zanchi.
In attesa di risposte
Qualche indicazione per meglio capire come organizzare concretamente la raccolta separata della plastica il capodicastero Ambiente, territorio e sport della Città la attende dalle risposte che il Dipartimento del territorio darà alle domande contenute nella lettera inviatagli dall’Associazione dei Comuni ticinesi. Risposte che finora non sono però ancora giunte. La Città, come detto, si sta comunque organizzando. E il primo nodo da sciogliere è logistico.
Controlli e consigli
«Per la consegna delle plastiche all’ecocentro della Morettina - spiega ancora Zanchi - non dovrebbero esserci molti problemi, considerato che il personale presente potrà dare le necessarie indicazioni affinché vengano depositate correttamente le plastiche (l’obbligo di riciclo riguarda quelle con la sigla PP e PE). Più problematica potrebbe invece risultare la consegna agli ecopunti non custoditi, considerato che in alcuni casi già riscontriamo alcune situazioni negative o, peggio, qualche abuso per quanto riguarda il deposito di carta e cartoni». Si sta dunque valutando attentamente come organizzarsi al meglio per evitare disordine e abusi nei punti futuri punti di raccolta della plastica proveniente dalle economie domestiche. A titolo personale, il capodicastero Ambiente, territorio e sport preferirebbe il sistema di raccolta Sammelsack, come già sperimentato in altri Comuni. «L’acquisto degli appositi sacchi per la raccolta della plastica da parte del cittadino (il rotolo di 10 sacchi da 60 litri ciascuno ha un costo medio di 25 franchi), permetterebbe di meglio rispettare il principio di casualità “chi inquina paga”» osserva Zanchi. Restando agli aspetti di carattere economico, per la Città di Locarno e per gli altri Comuni che finora non proponevano questo tipo di servizio, si tratterà di capire quali saranno i costi della raccolta separata della plastica . Costi che andrebbero caricati sulla tassa base annuale per il servizio di raccolta ed eliminazione dei rifiuti. «Dai primi dati che abbiamo potuto raccogliere, questi costi aggiuntivi non dovrebbero incidere in maniera importante sulla tassa base», conclude Zanchi.