Guerra

«Raid israeliano su Damasco: colpito un palazzo dell'ambasciata»

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, i morti sarebbero almeno otto – Ucciso un leader Pasdaran», esponente di spicco delle Forze Quds in Siria e Libano – Illeso l'ambasciatore iraniano
© KEYSTONE (EPA/YOUSSEF DAFAWWI)
Red. Online
01.04.2024 18:31

Le forze aeree israeliane avrebbero lanciato nelle scorse ore un nuovo raid su Damasco. Immagini e video pubblicati sui social mostrano un edificio completamente distrutto e diverse macchine carbonizzate nel quartiere di Mezzeh, dove si trovano diverse ambasciate. Secondo il sito iraniano Students News Network, ripreso dalla Reuters, sono stati colpiti il consolato e la residenza dell’ambasciatore iraniano. «Erano edifici appartenenti all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, avevano la bandiera».

Anche l'agenzia di stampa siriana Sana ha reso noto di un «attacco israeliano» contro un quartiere della capitale Damasco. Secondo al Arabya l'attacco, attribuito a Israele, ha provocato almeno sei morti. Media internazionali, tra cui il canale saudita al Hadth, hanno riferito che nel raid è stato ucciso, tra gli altri, un alto comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Mohammad Reza Zahedi, esponente di spicco delle Forze Quds in Siria e Libano.

Il ministro della Difesa siriano denuncia «molti morti e feriti», mentre il ministero degli Esteri del Paese ha condannato l'attacco attribuito a Israele. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH), ong con sede nel Regno Unito, i morti sarebbero almeno otto.

«Gli attacchi israeliani hanno preso di mira un edificio nel quartiere Mazzeh di Damasco», un'area che comprende gli edifici dell'ambasciata e quello delle Nazioni Unite, ha riferito Sana, aggiungendo che «i sistemi di difesa aerea hanno attaccato obiettivi nemici nei dintorni» della capitale.

A Teheran, i media statali iraniani hanno confermato che un attacco israeliano ha distrutto una dependance dell'ambasciata iraniana in Siria. Le foto mostrano l'edificio completamente distrutto, ridotto allo stato di rudere, mentre sul posto è presente un'ambulanza.

«Hossein Akbari, ambasciatore della Repubblica islamica dell'Iran a Damasco, e la sua famiglia non sono rimasti feriti nell'attacco israeliano», ha reso noto l'agenzia di stampa iraniana Nour.

La Siria è uno dei principali alleati dell’Iran nella regione: una «piattaforma» usata anche per distribuire uomini, armi e addestramenti, soprattutto tramite il corpo delle Guardie Rivoluzionarie.

«La risposta sarà dura»

L'ambasciatore iraniano a Damasco, Hossein Akbari, ha affermato che «la risposta di Teheran sarà dura». Lo riportano i media iraniani. Il diplomatico ha poi aggiunto che «dopo aver rimosso le macerie del palazzo distrutto dal raid sarà reso noto il numero esatto delle vittime».

L'ambasciatore iraniano a Damasco ha affermato che l'attacco israeliano nella capitale siriana dimostra che l'entità sionista non rispetta il diritto internazionale. Il diplomatico ha rinnovato il sostegno dell'Iran alla «resistenza» contro Israele, precisando inoltre di «non essere preoccupati per qualsiasi azione intrapresa dall'occupazione» israeliana.

Akbari ha poi aggiunto che l'attacco israeliano al consolato iraniano «riflette la realtà dell'entità occupante, che fa tutto ciò che è disumano per ottenere ciò che vuole».

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