Rapina in villa, presi tutti e quattro i membri della banda

In manette i giovani rumeni che a Lanciano hanno massacrato di botte un chirurgo in pensione e tagliato il lobo dell'orecchio della moglie
Alexandru Bogdan Colteanu, 26 anni, il capo pregiudicato della banda criminale.
Red. Online
27.09.2018 17:30

LANCIANO - La fuga del capo della banda delle rapine in villa di Chieti è terminata. Il 26.enne rumeno Alexandru Bogdan Colteanu, che ha precedenti penali da quando era minorenne, è stato arrestato quest'oggi dalla polizia nella zona di Caserta, tradito dal tentativo di vendita ad alcuni ricettatori, di un orologio sottratto alla coppia malmenata a Lanciano. Gli inquirenti, che gli stavano alle calcagna, sono riusciti ad arrestarlo grazie a questo suo errore. Il ragazzo, secondo quanto reso noto dai media italiani, al momento che ai suoi polsi sono scattate le manette, ha mostrato una patente rumena risultata falsa. Il cerchio si è dunque chiuso.

Le forze dell'ordine, ieri notte, avevano già catturato tre malviventi, suoi complici, che alle quattro del mattino di domenica scorsa, in puro stile Arancia meccanica, avevano aggredito a pugni e a calci una coppia di pensionati che al momento dell'aggressione si trovava nella sua villa di Lanciano, in provincia di Chieti, insieme al figlio portatore di handicap. I tre giovanissimi rumeni sono stati i primi ad essere arrestati.

Ex chirurgo di professione lui, già infermiera lei, sono rimasti vittime di una selvaggia rapina, che non ha tuttavia sortito i risultati sperati dai quattro spietati malviventi. Questi ultimi, che volevano farsi consegnare soldi e preziosi dalla cassaforte di casa (inesistente), avevano picchiato selvaggiamente e ripetutamente l'uomo al volto, mentre alla donna, portata in un'altra stanza, uno dei componenti della banda criminale, pare Alexandru Bogdan Colteanu, aveva tagliato il lobo dell'orecchio. È rimasto illeso, per contro, il figlio.

I Carabinieri hanno fermato i tre uomini mentre cercavano di fuggire a bordo di una VW Golf di colore nero, diretti in Romania. Il terzetto aveva con sé circa 3.400 euro, apparentemente sottratti alle loro vittime. Secondo quanto riferito, sono stati inseguiti dai militari e la loro auto sarebbe stata danneggiata su una fiancata. Intanto, è caccia al quarto uomo della banda, che secondo quanto noto agli inquirenti, non sarebbe di origine pugliese come pensato inizialmente, si tratterebbe invece di un altro straniero (per ora mancano conferme). Smentita anche l'ipotesi della presenza di una donna nella banda.

"La notizia mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità nel rientrare a casa. Adesso davvero non vedo l'ora" ha affermato dal letto dell'ospedale dove tuttora si trova l'ex chirurgo, dopo aver appreso dell'arresto dei tre delinquenti. "Desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l'ha sempre caratterizzata" - ha aggiunto interpellato dall'ANSA.

"Li hanno presi? Bravi, ma a me non cambia niente. Certo, se me li dovessero far vedere in faccia, forse potrei riconoscerli", ha osservato a sua volta un commerciante a cui era stato tagliato un dito nell'ambito di un altro colpo che sarebbe stato compiuto dalla banda. 

"Coniugi massacrati a Lanciano, in manette tre rumeni che stavano fuggendo con i soldi rubati. Grazie alle nostre Forze dell'Ordine, queste bestie devono marcire in galera! #tolleranzazero", ha intanto commentato in un tweet il ministro degli Interni Matteo Salvini. In serata un'altro tweet di Salvini, dopo la cattura del capobanda: "Preso anche il quarto rapinatore straniero infame, pare il tagliatore di orecchie, bene!". 

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