Recalcitranti, misure adeguate

Berna: no ai campi d'internamento e ai respingimenti senza processo
Ats
04.06.2012 19:45

BERNA - Non è il caso di rinchiudere in campi d'internamento o di rinviare senza alcun'altra forma di processo richiedenti l'asilo che hanno commesso reati. Questo genere di provvedimento non è possibile in una Stato di diritto, ha sottolineato oggi il Consiglio federale, rispondendo per iscritto a interrogativi dell'UDC. Esprimendo preoccupazione, il governo condanna il comportamento «recalcitrate di un'esigua minoranza di richiedenti l'asilo». Tuttavia, per l'esecutivo i problemi vanno risolti con una rigorosa applicazione dell'arsenale di disposizioni esistente.

Nel diritto degli stranieri, le misure di coercizione consentono così di limitare la libertà di movimento dei richiedenti l'asilo che mettono in pericolo la sicurezza e perturbano l'ordine pubblico, rammenta il Consiglio federale. In caso di recidiva, può essere ordinata la detenzione in vista del rinvio. In sostanza, il governo non vuol saperne delle richieste dell'UDC. In particolare, Adrian Amstutz (BE) chiedeva l'organizzazione di campi d'internamento. Toni Brunner (SG) voleva l'esclusione degli interessati dalla procedura d'asilo, mentre Hans Fehr (ZH) domandava un abbinamento delle due misure precedenti. Il partito intende tornare alla carica in occasione dell'esame della revisione della legge sull'asilo.