Rega non intende più pagare l'IVA

ZURIGO - La Guardia aerea svizzera di soccorso (Rega) ha deciso di opporsi alla decisione dell'Amministrazione federale delle contribuzioni e del Tribunale amministrativo federale - secondo cui anche in futuro sulle quote dei sostenitori dovrà essere dedotta l?imposta sul valore aggiunto (IVA) - ricorrendo al Tribunale federale. L'organizzazione afferma in una nota di volersi impegnare affinché le quote dei donatori possano continuare ad essere interamente destinate al salvataggio aereo.
La Rega paga l?IVA sulle quote dei sostenitori dal giugno 2008, una cifra che si aggira ogni anno attorno ai 5,5 milioni di franchi. L'organizzazione considera la tassazione inutile e ingiusta nei confronti di un?associazione di solidarietà svizzera. La Rega quale fondazione privata di pubblica utilità, da diversi decenni garantisce il soccorso aereo in Svizzera, senza che tale compito gravi sulle finanze pubbliche. In quasi tutti gli altri paesi questo tipo di servizio è sostenuto finanziariamente o fornito dallo Stato. Nella Confederazione invece, grazie ad un sistema unico e sperimentato, sono le sostenitrici e i sostenitori che grazie alle loro quote – ogni anno all?incirca 70 milioni di franchi – rendono possibile il soccorso aereo.