Italia

Renzi sul jet privato a Lugano: «Non facciamo i populisti»

A In Onda, su LA7, si è giustificato dicendo che «il problema ambientale non si risolve eliminando i voli privati» e ha tirato in ballo l'esempio degli yacht che hanno causato la perdita di posti di lavoro nel settore cantieristico
© Festival Endorfine
Red. Online
21.09.2022 11:55

Matteo Renzi, domenica 11 settembre, era al Palazzo dei Congressi di Lugano in occasione degli incontri organizzati dall’Associazione Endorfine Festival. Ma al di là del contenuto del suo intervento, è scoppiata la polemica riguardo alle modalità di spostamento in Ticino dell'ex premier. Stando all’account @jetdeiricchi, come già riferito, il co-leader dell'alleanza Azione-Italia Viva ha volato da Napoli a Lugano con un jet privato, emettendo 3,8 tonnellate di CO2, molto più delle emissioni annuali medie di una persona (2,8 t/CO2). 

Il co-portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli, esponente dell'Alleanza Verdi e Sinistra, aveva subito puntato il dito: «Per comprendere pienamente l'attenzione nei confronti di ambiente e crisi climatica di una certa classe politica basta valutarne i comportamenti, aggiungiamo che il viaggio di Renzi è costato 12 mila euro».

Una polemica che l'ex premier non ha per nulla gradito, definendolo «un terreno banalmente populista». Incalzato da Concita De Gregorio alla trasmissione In Onda, su LA7, Renzi si è subito scaldato: «Ma di che cosa stiamo parlando? Del fatto che vengono usati gli aerei privati? Perché c'è la questione ambientale, la gente dice che gli aerei privati creano CO2? Amici cari, ma avete un'idea di che cosa serve per mettere a posto l'ambiente in questo Paese?». Ne è seguito un lungo elenco "da campagna elettorale", dalle trivelle con il gas, all'eliminazione del blocco delle sovrintendenze alle rinnovabili, passando per il via libera alle infrastrutture come il gasdotto Trans-Adriatico, le scelte strategiche («compreso il nucleare di nuova generazione»).

Provocatoriamente, il co-leader dell'alleanza Azione-Italia Viva ha dichiarato che lui «il bus elettrico come Letta» non lo prende. E ha voluto ribadire: «Non facciamo i populisti». Continuando però con la spiegazione secondo cui «l'emissione che arriva da un aereo privato è minima» e «di fronte al fatto che c'è un problema ambientale enorme, mi vengono a raccontare la questione del volo privato».

La conduttrice lo ha quindi fermato: «Sì, ma tra i suoi elettori ci saranno persone che hanno a cuore anche le emissioni...». Matteo Renzi ha quindi ribadito la sua idea: «La tutela dell'ambiente non la fai vietando i jet privati, o vietando le macchine». E ha spostato l'attenzione un pochino più in là, inducendo De Gregorio e David Parenzo a cambiare argomento: «Questa polemica contro i jet privati mi ricorda quando Mario Monti decise di tassare in modo straordinario gli yacht con il concetto "anche i ricchi piangano". Quando è accaduto quello, cosa è successo? Gli yacht sono stati fatti in altri Paesi. E sapete chi ha pagato? I dipendenti del settore cantieristico di Viareggio che sono andati in cassa integrazione o sono stati licenziati. Non facciamo i populisti. È evidente che bisogna fare una grande scommessa per la gestione dell'ambiente, ma non si fa con i voli privati e bloccando le macchine private».

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