Ricordato Luigi Calabresi, figura simbolo della polizia

MILANO - Cerimonia solenne e commozione, giovedì mattina, nella sede della Questura di Milano, dove è stato celebrato il 46.esimo anniversario della morte del commissario Luigi Calabresi, una delle figure simbolo della Polizia di Stato. Il 17 maggio 1972 Calabresi fu ucciso a colpi di pistola da due estremisti di sinistra davanti alla sua abitazione.
Numerosi i presenti convenuti alla ricorrenza, a partire dai famigliari del poliziotto e delle autorità: anzitutto Gemma Capra - vedova di Calabresi - con i figli Mario, Paolo e Luigi, il questore del capoluogo lombardo Marcello Cardona, il capo della Polizia, direttore generale della Pubblica sicurezza prefetto Franco Gabrielli, con i colleghi prefetti di Milano Luciana Lamorgese e di Monza Giovanna Vilasi. Tra le autorità c'erano anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, i vice sindaci della Città metropolitana Arianna Censi, di Milano Giuseppe Anna Scavuzzo, le autorità civili e militari nonché numerosi rappresentanti, donne e uomini, in servizio nella Polizia di Stato. Con l'occasione, oltre alla figura di Calabresi, sono state ricordate anche le vittime della strage avvenuta il 17 maggio 1973 in via Fatebenefratelli 11.
La commemorazione ha avuto inizio alle 10.30, preceduta dalla deposizione di una corona alla lapide posta in ricordo dei caduti della Polizia di Stato a cura dell'A.N.P.I. Il questore di Milano Marcello Cardona, dopo una breve introduzione, ha lasciato la parola al direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana per un ricordo della figura del commissario di un'Italia ormai lontana, quella di inizio anni Settanta, quando la violenza politica degli estremisti era ancora agli albori. Ha poi preso la parola il capo della Polizia Franco Gabrielli per rivolgere un saluto agli ospiti, sottolineando l'attualità del "messaggio" di Calabresi per tutti i membri della polizia e, più in generale, delle forze dell'ordine.
La cerimonia è proseguita con la deposizione delle corone al busto del commissario Calabresi nel cortile interno della Questura e con la corona a ricordo delle vittime della strage del 1973, davanti alla lapide esterna alla sede centrale della polizia. Al termine della commemorazione, Gemma Capra ha espresso i più fervidi ringraziamenti ai presenti, in particolare al questore Marcello Cardona per aver voluto ricordare la figura del marito con "una commovente cerimonia sentita e partecipata".