Rientrato in anticipo il pallone stratosferico per l'astronomia

Conclusa in anticipo per un problema tecnico la missione del pallone stratosferico lanciato dalla Nasa per raccogliere dati sull'astronomia, per raccogliere dati sui raggi cosmici e sui neutrini. Sono stati comunque raccolti dati utili, che ora saranno analizzati dai ricercatori. Alla missione, chiamata Euso-Spb2, partecipano istituti di ricerca di Francia, Italia, Stati Uniti, Giappone, Polonia, Russia, Svezia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Svizzera.
Il pallone stratosferico è stato lanciato il 13 maggio dalla Nuova Zelanda e l'obiettivo della missione, la seconda della serie Extreme Universe Space Observatory - Super Pressure Balloon' è stato sperimentare nuovi rivelatori in grado di misurare i raggi ultravioletti prodotti dall'interazione di neutrini e raggi cosmici con l'atmosfera.
Dopo il lancio, avvenuto regolarmente, una perdita anomala del pallone stratosferico ha reso difficile mantenerlo all'altitudine prevista e la Nasa ha deciso di chiudere la missione in anticipo, terminata in sicurezza sul Pacifico dopo quasi 35 ore di volo.
«I due telescopi di Euso-Spb2 sono stati operati efficientemente e con successo nel limitato tempo messo a disposizione per le osservazioni del cielo notturno in volo, e hanno prodotto dati con un valore tecnologico senza precedenti», ha detto Giuseppe Osteria, ricercatore della sezione dell'Infn di Napoli e responsabile scientifico della missione. I dati raccolti, ha aggiunto, «sono ora a disposizione della collaborazione Euso-Spb2 per la loro analisi».