Spazio

Rientrato in anticipo il pallone stratosferico per l'astronomia

Era stato lanciato il 13 maggio dalla Nuova Zelanda e l'obiettivo della missione era sperimentare nuovi rivelatori in grado di misurare i raggi ultravioletti prodotti dall'interazione di neutrini e raggi cosmici con l'atmosfera
© NASA
Ats
16.05.2023 15:20

Conclusa in anticipo per un problema tecnico la missione del pallone stratosferico lanciato dalla Nasa per raccogliere dati sull'astronomia, per raccogliere dati sui raggi cosmici e sui neutrini. Sono stati comunque raccolti dati utili, che ora saranno analizzati dai ricercatori. Alla missione, chiamata Euso-Spb2, partecipano istituti di ricerca di Francia, Italia, Stati Uniti, Giappone, Polonia, Russia, Svezia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Svizzera.

Il pallone stratosferico è stato lanciato il 13 maggio dalla Nuova Zelanda e l'obiettivo della missione, la seconda della serie Extreme Universe Space Observatory - Super Pressure Balloon' è stato sperimentare nuovi rivelatori in grado di misurare i raggi ultravioletti prodotti dall'interazione di neutrini e raggi cosmici con l'atmosfera.

Dopo il lancio, avvenuto regolarmente, una perdita anomala del pallone stratosferico ha reso difficile mantenerlo all'altitudine prevista e la Nasa ha deciso di chiudere la missione in anticipo, terminata in sicurezza sul Pacifico dopo quasi 35 ore di volo.

«I due telescopi di Euso-Spb2 sono stati operati efficientemente e con successo nel limitato tempo messo a disposizione per le osservazioni del cielo notturno in volo, e hanno prodotto dati con un valore tecnologico senza precedenti», ha detto Giuseppe Osteria, ricercatore della sezione dell'Infn di Napoli e responsabile scientifico della missione. I dati raccolti, ha aggiunto, «sono ora a disposizione della collaborazione Euso-Spb2 per la loro analisi».