«Riformare l'ONU richiederà cambiamenti dolorosi»

Il processo avviato per rendere l'ONU più efficiente richiederà cambiamenti «dolorosi», in particolare in termini di riduzione del personale. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, sottolineando la necessità di queste riforme.
A marzo, Guterres ha lanciato l'iniziativa UN80 volta a migliorare l'efficacia dell'organizzazione internazionale che si trova ad affrontare cronici vincoli di bilancio, aggravati dalle politiche di tagli del presidente Usa Donald Trump. «Il nostro obiettivo comune è sempre stato quello di rendere l'organizzazione più efficiente, semplificare le procedure, eliminare le duplicazioni e rafforzare la trasparenza e la responsabilità», ha osservato, presentando i progressi di questo lavoro agli Stati membri.
«La crisi di liquidità che stiamo affrontando non è una novità. Ma l'attuale clima finanziario e politico rende i nostri sforzi ancora più urgenti - ha proseguito - e sappiamo che alcuni di questi cambiamenti saranno dolorosi». Come esempio ha citato la prevista ristrutturazione del dipartimento per le Operazioni di Pace e del dipartimento per gli Affari Politici all'interno del segretariato, alcune delle quali potrebbero «fondersi». «Credo che saremo in grado di eliminare il 20% delle posizioni in entrambi i dipartimenti», e questa cifra «dovrebbe essere considerata un punto di riferimento» per l'intera iniziativa UN80, ha detto Guterres. Il Segretariato da lui diretto impiegava circa 35'000 persone alla fine del 2023.
Guterres ha anche considerato la possibilità di trasferire posizioni da New York e Ginevra a città meno costose. Qualche giorno fa in un memo interno alla task force responsabile dell'iniziativa ha suggerito alcune importanti riforme, tra cui la fusione di alcune agenzie ONU. Guterres non ha parlato direttamente di queste idee, ma ha indicato che gruppi di agenzie che lavorano su temi simili avrebbero proposto riforme, inclusi possibili «cambiamenti strutturali».