Rintocchi poco graditi: Stabio silenzia le campane

«Una campana fa un popolo» recita un antico detto. Una campana, ai giorni nostri, il popolo potrebbe anche dividerlo. Soprattutto se i rintocchi sono notturni o durante i giorni di festa. Stabio è solo l’ultimo degli esempi che si sono verificati su tutto il territorio cantonale. L’Esecutivo, infatti, negli scorsi giorni ha deciso di «mettere il silenzioso» – per usare un termine oggi in uso nell’ambito di smartphone e affini – alle campane del proprio campanile. «Alle 21 si udirà l’ultimo rintocco della giornata, mentre il primo del giorno sarà suonato alle 7» ci fanno sapere dalla Cancelleria comunale. Così facendo, dunque, l’Esecutivo ha deciso di dare seguito – almeno in parte – alle lamentele che sono giunte in Comune. «A livello municipale ci siamo chinati più volte sulla questione – commenta da noi interpellato il sindaco Simone Castelletti –. Questo in virtù del fatto che negli ultimi tempi sono giunte più lamentele». E allora, come già accaduto in altri comuni, anche Stabio ha deciso di fermare, almeno di notte, il suono delle campane. Il tema, nella località, a dire il vero si ripresenta già da qualche anno. Nel 2018, infatti, quasi una cinquantina di abitanti avevano sottoscritto una petizione la quale, appunto, chiedeva che i rintocchi si fermassero durante le ore notturne.
Liturgiche o no?
A dire il vero, le lamentele non si fermano alla quiete serale. Nel tempo sono giunti reclami anche per i rintocchi nei giorni di festa. Come, ad esempio, la domenica, quando alle 7 i rintocchi sono prolungati. O ancora, quando i rintocchi risuonano più volte per richiamare i fedeli alla messa delle 8 o a quella delle 10. Suoni che, in paese, non sono sempre ben accolti da tutti. Ma, in questo caso, un’eventuale «stop» potrebbe essere deciso unicamente dal Consiglio parrocchiale. Perché? La risposta è presto trovata: anche le campane devono sottostare a un regolamento ed è quello sulla Legge sulla chiesa cattolica. L’articolo 3, infatti, recita: «L’uso delle campane a scopi non liturgici, in modo particolare il battito dell’ora e lo scampanio, non deve arrecare disturbo alla quiete dalle 21 alle 7». Ciò vuol dire che per i richiami orari – dunque a scopi non liturgici – è facoltà del Municipio decidere come agire. Quando invece le campane si attivano per uno scopo religioso (come ad esempio chiamare i fedeli alla messa) spetta al Consiglio parrocchiale decidere come agire.
Il tema è annoso, ma anche sentito, come ci conferma don Gian Pietro Ministrini, che da responsabile del Vicariato del Mendrisiotto ha un occhio sull’intera regione: «Nel Mendrisiotto di notte ormai le campane sono silenziose quasi ovunque. Però è un dibattito che torna regolarmente perché all’interno delle comunità il tema divide. Da una parte c’è chi crede che le campane di notte siano inutili, in fondo tutti hanno l’orologio al giorno d’oggi, dall’altra ci sono gli amanti delle tradizioni che non vogliono rinunciarvi. Ricordo discussioni e firme raccolte da pro e contro ad esempio a Castel San Pietro e Ligornetto. Personalmente credo ci voglia un po’ di buonsenso, ci sono località dove le campane suonano anche i quarti d’ora».