Svizzera-Italia

Riparte il percorso di ratifica del nuovo accordo fiscale sui frontalieri

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera
©CdT
Ats
24.11.2022 21:45

Il Consiglio dei ministri italiano, su proposta del ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare la doppia imposizione sui salari dei lavoratori frontalieri.

Con Protocollo aggiuntivo e Scambio di lettere, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, e Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera, non solo si evitano le doppie imposizioni ma si regolano talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio (Protocollo aggiuntivo, conclusa a Roma il 9 marzo 1976, così come modificata dal Protocollo del 28 aprile 1978 e dal Protocollo del 23 febbraio 2015, fatto a Roma il 23 dicembre 2020). Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita ufficiale in Svizzera martedì 29 e mercoledì 30 novembre

L'Accordo sostituisce il precedente del 1974 e risponde all'esigenza di aggiornare e adeguare il quadro giuridico-fiscale al fine di eliminare le doppie imposizioni sui salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe ricevuti dai lavoratori frontalieri. Inoltre, a differenza del precedente, il testo disciplina anche il trattamento economico dei frontalieri svizzeri che lavorano in Italia.

Di seguito alcuni aspetti salienti della nuova normativa:

- si definiscono le aree di frontiera, che per quanto riguarda l'Italia sono le Regioni Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano;

- si stabilisce il metodo della tassazione concorrente;

- si prevede un regime transitorio per i lavoratori frontalieri residenti in Italia che lavorano in Svizzera o che vi hanno lavorato a partire dal 31 dicembre 2018, ai quali si applica il regime di tassazione esclusiva in Svizzera fino alla data di entrata in vigore dell'Accordo.