Risolto un “cold case” di vent'anni fa?

KÜSNACHT (ZH) - A 20 anni di distanza sembra risolto risolto il caso di un'anziana e ricca donna ritrovata morta nella lavanderia della sua abitazione a Küsnacht (ZH). Il presunto omicida sarebbe un 73enne italiano estradato dalla Spagna per una rapina ad una gioielleria svizzera.

Il Ministero pubblico del canton Zurigo ha confermato oggi all'ats che il 73enne è sospettato di essere anche il responsabile dell'uccisione della donna di 86 anni avvenuta il 4 luglio 1997 nel comune della "costa dorata" del lago di Zurigo.

Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha da parte sua confermato una notizia del Blick, secondo la quale l'uomo è stato estradato lo scorso mese di maggio dalla Spagna in relazione ad un altro delitto: una rapina commessa alla fine di settembre del 2016 a Thun (BE) ai danni di una gioielleria, in relazione alla quale l'italiano è indagato per rapina, sequestro di persona e coazione sessuale.

Le autorità cantonali e federali non forniscono altri particolari, ma confermano che nell'ambito della rogatoria con la Spagna sarà presentata retroattivamente la richiesta di autorizzare di estradizione del sospettato anche in relazione all'accusa di assassinio.

Il "Blick" pubblica a corredo del suo articolo la foto dell'arresto del 73enne italiano, avvenuto sull'isola di Tenerife da parte di agenti della Guardia Civil, e ricostruisce i fatti avvenuti agli inizi di luglio di 20 anni fa intorno alla villa di Küsnacht.

La donna, uccisa pochi giorni prima del suo 87esimo compleanno, aveva un patrimonio che in base alle dichiarazioni fiscali dell'epoca era stimato in 12 milioni di franchi. Fu ritrovata in un bagno di sangue e ammanettata nella lavanderia della villa, sei giorni dopo il delitto. La polizia fu allarmata da una vicina, preoccupatasi per non averla più vista da giorni.