Rissa a Milano, accoltellati due ragazzi filippini

MILANO - Due ragazzi feriti a coltellate e trasportati in condizioni gravi in ospedale, 5 arrestati e 5 denunciati. È il bilancio della rissa tra due gruppi di filippini che è scoppiata ieri sera in piazza Città di Lombardia, a Milano, nel piazzale sotto al grattacielo dove ha sede la Regione Lombardia. Lo scontro è avvenuto poco dopo le 22.30, e ha visto contrapposti due gruppi di giovanissimi filippini.
Un ragazzo di 18 anni ha riportato una ferita alla gola ed è stato trasportato in gravi condizioni (ma non in pericolo di vita) al Niguarda. Poco dopo un 16enne è stato soccorso all'interno della stazione Centrale con lo stesso tipo di ferita, anche lui portato d'urgenza al Policlinico ma non a rischio della vita. Ne ha dato notizia il Corriere della Sera.
Le forze dell'ordine hanno ricostruito l'accaduto e hanno bloccato 10 filippini per rissa aggravata: 5 maggiorenni sono stati arrestati (a uno è contestato il tentato omicidio), altrettanti minorenni indagati.
Vertice sulla sicurezza a Milano
Vertice a Palazzo Marino sulla sicurezza a Milano con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Dopo i fatti di Piazzale Loreto, dove un dominicano è stato ucciso, e la rissa scoppiata la notte scorsa tra un gruppo di filippini sotto il grattacielo della Regione Lombardia, nella quale due giovani sono rimasti feriti, il sindaco Sala ha chiesto un intervento del Governo. Alla riunione sono presenti tutti i vertici delle forze dell'ordine e il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni.
"A Milano manderemo altri 150 militari a supportare le forze dell'ordine, che già operano a livelli eccellenti": lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Quando sono diventato ministro - ha detto Alfano - i militari impegnati erano 400. L'obiettivo è di averli raddoppiati". "Milano ha già fatto la sua parte. Ha raggiunto la sua quota e quindi se ci sarà un calo degli sbarchi, come è presumibile per il periodo invernale, ci sarà uno stop agli arrivi di migranti", ha spiegato Alfano. "Il peso dell'immigrazione si sente soprattutto perché ci sono Comuni che non accettano arrivi scaricando il peso dell'emergenza sugli altri. Cercheremo di farli collaborare".