Riunione di famiglia in centro: i Pestalozzi animano il Castello

Hanno deciso di mettersi in viaggio da un po’ tutta la Svizzera, ma anche da Francia, Germania, Brasile e Stati Uniti per ritrovarsi a Bellinzona. Sono i circa 200 membri della famiglia Pestalozzi che si sono ritrovati sabato scorso per una grande festa nel centro cittadino. Si tratta di un evento proposto ogni cinque anni, ma che per la prima volta approda in Ticino. Come cornice di questa riunione viene scelto a rotazione un luogo che è in qualche modo legato alla famiglia o che ha visto il passaggio del celebre pedagogista Johann Heinrich Pestalozzi, come il suggestivo Castello di Lenzburg ad Argovia o la città di Yverdon (dove ha vissuto tra il 1805 e il 1825). Una vera e propria tradizione che è nata verso la fine del 1700, sebbene in una forma diversa da quella di oggi, iniziata tra gli anni Quaranta e Cinquanta.
Musica alla Fortezza
In mattinata, i discendenti di Johann
Heinrich sono giunti a Bellinzona, la maggior parte dei quali in treno,
dopodiché hanno issato la bandiera di famiglia e dalla stazione FFS si sono
diretti in corteo verso Palazzo Civico. Raggiunto il secondo piano
dell’edificio, sono stati accolti dal sindaco Mario Branda. La festa è
proseguita in modo più informale con alcuni gruppi che hanno approfittato
dell’occasione per fare una visita guidata del centro storico e del mercato
accompagnati dai collaboratori dell’Organizzazione turistica regionale. Come
tutti sanno, non esiste riunione di famiglia che si rispetti senza un pranzo.
Il Castelgrande è stato teatro del convivio, accompagnato da un concerto del
maestro Marco Zappa. La musica è poi continuata grazie ad alcuni membri della
famiglia che hanno messo in mostra i loro talenti eseguendo un concerto di
musica classica. Grande assente dell’ensemble, il musicista e direttore
d’orchestra Cristoforo Pestalozzi. Nato a Montagnola da genitori svizzero
tedeschi, vive in Spagna dov’è primo violoncellista all’Opera di Barcellona.
«Testa, mani, cuore»
La famiglia Pestalozzi è legata al nostro
cantone grazie all’ufficiale dell’esercito Roberto e al medico Carlo, che
giunsero in Ticino tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Originari del comune italiano di Chiavenna
in Lombardia, i Pestalozzi furono naturalizzati a Zurigo nel XVI secolo, dove
costruirono un fiorente commercio di seta. Il membro più illustre della
famiglia, come detto, è Johann Heinrich Pestalozzi (Zurigo, 12 gennaio
1746 – Brugg, 17 febbraio 1827),
pedagogista, filosofo e politico svizzero noto come il riformatore del nostro
sistema scolastico. Fondò diversi istituti educativi, lasciando nei suoi
scritti i rivoluzionari principi sull’educazione. Il suo motto era «Imparare
con la testa, le mani e il cuore». Contrariamente al filosofo connazionale Jean
Jaques Rousseau, non riteneva che l’uomo fosse necessariamente buono. Secondo
lui era compito dell’educazione perfezionare la natura dell’uomo e l’educatore
doveva assisterlo durante la sua naturale evoluzione secondo un’unità di cuore,
mente e mano. A lui si devono tra l’altro i nomi del Campo Pestalozzi di
Arcegno e dell’Hotel Pestalozzi di Lugano.
