Rocco Morabito è atterrato in Italia

Il boss della 'ndrangheta Rocco Morabito, 56 anni, considerato uno dei più importanti trafficanti internazionali di droga al mondo, è atterrato all'aeroporto di Roma - Ciampino nella mattinata di oggi.
Morabito, detto 'u tamunga, è stato estradato dal Brasile, dove era stato arrestato il 25 maggio 2021 dalla polizia federale brasiliana, nel corso di un'operazione congiunta con i Carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (ROS) e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, supportati dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia - progetto I-CAN e dalle agenzie statunitensi DEA e FBI.
Deve scontare una pena definitiva di 30 anni di reclusione.
La procedura di estradizione in Italia dal Brasile del boss del narcotraffico internazionale di droga Rocco Morabito, che sembrava essersi arenata a causa di un procedimento penale aperto dalla magistratura di San Paolo a carico dello stesso Morabito, è stata resa più rapida e possibile, riferiscono in un comunicato i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros, «grazie all'intensa attività di raccordo tra l'Ambasciata d'Italia in Brasile, il Progetto I-Can e le autorità del Paese sudamericano». «Il Progetto I-Can, promosso e finanziato dall'Italia attraverso Interpol - si aggiunge nella nota - ha costituito una rete di 13 Paesi in tutto il mondo per il contrasto alla minaccia globale costituita dalla 'ndrangheta. La sinergia investigativa tra i reparti dell'Arma dei carabinieri e la Polizia federale brasiliana, in costante raccordo operativo con il Servizio di cooperazione Internazionale di Polizia - progetto I-Can e con il supporto delle agenzie statunitensi Dea e Fbi, ha ulteriormente confermato come la fattiva e intensa collaborazione investigativa tra forze di polizia possa portare a colpire i più importanti esponenti del narcotraffico che operano in una dimensione transnazionale».
Nel «curriculum» criminale di Rocco Morabito c'è anche un fatto di ormai quasi 30 anni fa e che all'epoca saltò fuori da un'inchiesta milanese: il trafficante internazionale di droga, uno dei più importanti al mondo, venne fotografato dagli investigatori mentre, il 15 marzo del 1994, in doppiopetto grigio, accompagnato dal cognato Domenico Mollica, teneva in mano in piazza San Babila, pieno centro di Milano, una valigetta con dentro 2,9 miliardi di lire dell'epoca. L'inchiesta milanese, coordinata all'epoca dal pubblico ministero Laura Barbaini, poi passata alla Procura generale e ora in pensione, portò a scoprire che Morabito stava consegnando quei soldi destinati ai narcos colombiani. Sulla base di quell'indagine, che accertò come il boss, che all'epoca non aveva ancora 30 anni, passasse da incontri in San Babila e nella zona della Galleria Vittorio Emanuele a quelli nelle banche in Svizzera, Morabito fu condannato nel '97 dalla Corte d'Appello milanese per associazione mafiosa e traffico di droga a 28 anni di carcere, poi confermati dalla Cassazione nel 2000.
L'ordine di arresto per i 30 anni da scontare, che ha portato all'estradizione, invece, è stato firmato dalla magistratura di Reggio Calabria per una condanna successiva.