Rubava con le "gocce KO": 9 anni

LIESTAL - Giovedì il tribunale penale di Basilea Campagna ha inflitto una condanna di nove anni - per rapina e omicidio colposo - al 39.enne slovacco diventato "famoso" perché derubava le vittime dopo averle stordite con speciali "gocce KO" aggiunte nelle bevande. L'uomo ha vissuto per anni usando il trucco della droga dello stupratore anche fuori dalla Svizzera e ha scontato una pena in Germania prima di essere arrestato nella Repubblica Ceca tre mesi dopo una rapina con esito mortale a Oberwil, nel 2010, dove rubò carte di credito, denaro in contante e cellulare.
Il tribunale penale ha giudicato solo i due casi svizzeri: quello di un oste a Zurigo e quello, appunto, di Oberwill, dove morì un funzionario sportivo regionale 46.enne. In entrambi i casi il 39.enne aveva somministrato "gocce KO": dopo l'effetto di queste, l'oste si era risvegliato, mentre il funzionario sportivo, che al momento dell'ingerimento delle gocce aveva un'alcolemia del 2 per mille ed era malato, era morto. Il procuratore ha accusato il 39.enne di assassinio o omicidio con dolo eventuale e chiesto 20 anni di carcere, sebbene l'uomo abbia sempre negato qualsiasi intenzione di omicidio. Un cuscino, però, era stato trovato sulla testa della vittima e questo lasciava ipotizzare la possibilità di un omicidio con dolo, pur mancando tracce di DNA. Secondo il presidente del tribunale, inoltre, l'uomo non poteva sapere che la vittima di Oberwil era malata e con un tasso alcolico elevato. Mortale fu infatti la combinazione di alcool, malattia e narcotico.